Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA MONDIALE 1914-1918
anno <1972>   pagina <189>
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Nazionalisti e intervento cóli gU Imperi centrali 189
liana attuata dal governo austriaco e dogli altri gruppi etnici; bisognava fare come i Tedeschi che con le loro potenti associazioni pangermaniste riu­scivano a conservare intatta la nazionalità dei loro fratelli al di là di ogni confine o frontiera.
U popolo italiano - egli proseguiva deve considerare le province irredente e come una proprietà in usufrutto altrui e provvedere a che essa non venga sciupata o, peggio, snaturata.
Questa è, per ora concludeva la guerra che noi vogliamo: guerra oscura e modesta, ma che vai più del Fa lira perché la prepara vittoriosa dav­vero . dato che, quando l'Austria. IV olla putrida , si frantumerà, se noi saremo pronti e forti tanto da poter dire a questo è nostro , ritroveremo quelle terre intatte di fede e di lingua italiana.
Era, questa di Sighele, ima posizione che poteva essere fatta propria da tutti i gruppi nazionalisti, ma aveva un suo tono particolare, quel caldo accento di patriottismo di tipo risorgimentale, di un patriottismo volto solo alla liberazione dei fratelli dall'oppressore, tono che esplodeva a tutte note nella chiusura del discorso: l'irredentismo è il fiore più puro del nazio­nalismo perché non è desiderio di conquista, ma affermazione di un diritto . '' Era un accento che non si sarebbe potuto ritrovare nei discorsi e nelle convinzioni dei nazionalisti autentici, ma solo in quelli di uomini, come Sighele, che si ritenevano nazionalisti e che, invece, in fondo, erano solo patrioti ardenti, che poco avevano in comune con il nazionalimperalismo dei loro commilitoni.2J
Uomini rappresentativi della futura ala democratica del movimento nazionalista, assai sensibili al problema dell'irredentismo, presentavano al congresso un ordine del giorno, firmato da Sighele, Ascari, Valli e Castel­lini, ?l nel quale si diceva che l'irredentismo <r sano e fecondo era solo quello che mirava a difendere praticamente la nazionalità delle terre irredente affinché queste potessero essere ritrovate integre nei loro caratteri nazionali il giorno in cui le nostre rinnovate energie avessero consentito la loro redenzione .4)
Federzoni e Bellonci, che poi sarebbero stati due esponenti della futura corrente maggioritaria, conservatrice e reazionaria, del movimento, presen­tavano, invece, un ordine del giorno mollo generico di approvazione della relazione Sighele.
') // nazionalismo Italiano. Atti del Congresso di Firenze, cit., pp. 80*85, 89*90, 92.
2) Sol nazionali tnn li Sighele e degli altri democratici vedi K. MOLINELLI, op. cil., pp. 39*68.
3) II Castellini sarà poi piò vicino al gruppo dei conservatori; ero però un ardente irredenti-aa e nipote di Sighele.
4) // nazionalismo Italiano, Alti dal con grasso di Firenze, vit., p. 99.