Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA MONDIALE 1914-1918
anno <1972>   pagina <192>
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192 Raffaele Molinelli i
Questo, sì capisce, non perché Federzoni e compagni non sentissero, e con calore, il problema delle terre irredente, ma perché questo non rientrava!, almeno per ora, negli orizzonti di un'espansione possibile.
Dall'altra parte, vi era una minoranza del congresso, che voleva una politica decisamente antiaustriaca e volta a liberare le popolazioni irredente.
In realtà nel nazionalismo italiano, negli stessi uomini, anche se in modo diverso, convivevano due anime. Quella del patriottismo nazionalitario che per la tradizione risorgimentale e per necessità storica non poteva non essere irredentista e antiaustriaco: quella nazionalimperialista ohe poteva mettere da parte la prima per obbiettivi di immediata e più realizzabile espansione, per simpatia verso regimi stranieri e avversione per altri, per lealismo dinastico, per l'ostilità verso le correnti politiche interne democra­tiche, laiciste, sociali e antimilitariste, che costituivano il piazzatolo irreden­tismo militante.
Più tardi di fronte al problema dell'intervento, questi due atteggia­menti si sarebbero scontrati per dare ad esso una direzione piuttosto che un'altra e avrebbe prevalso quello che avesse trovato maggiore rispondenza nell'opinione pubblica più sensibile ai valori nazionali e che fosse stato meno osteggiato dall'intero popolo italiano, cioè il primo; avrebbe prevalso, però, solo nel senso di dare una certa direzione all'intervento, quella della guerra air Austria, e non nel senso di dare alla guerra scopi esclusivamente irre­dentisti.
Ad ogni modo, è un fatto che una parte del movimento irredentista, assai qualificata P ruotò attorno o visse entro il movimento nazionalista; così come è un fatto che, specialmente nel periodo 1913-14, l'Associazione Nazion alista Italiana, attraverso i suoi uomini e la sua stampa, condusse con vigore una campagna irredentista.
Irredenti espulsi o profughi dall'Austria ed irredentisti, specialmente delle terre di confine, militarono nel movimento nazionalista. ?
Irredenti, come Ruggero Fauro (Timeus), Arturo Colauttì, Giacomo Venezian, e irredentisti, come Pietro Foscari, Scipio Sighele, Gualtiero Castel­lini, Giovanni Giuriati, Alberto Musatti, furono esponenti attivi del movi­mento nazionalista; uomini nei quali l'irredentismo, il patriottismo e il nazio­nalismo si mescolavano senza precisi confini e senza che si potesse dire quale fosse in definitiva l'elemento predominante; membri della Trento e Trie­ste t della a Lega Navale , della Dante Alighieri e di tutte le società patriottiche; alle volte anche democratici o magari radicali, ma sempre
) Sugli amichevoli rapporti di Castellini con Cesare BMUÌHIÌ. vedi lo lettere di (nieeto in data 3 dicembre 1915 e 9 aprile 1916, nelle quali i porla di mnioizìa e di < comuni ideali (Musso PEL KISOIH;IMKNTII MILANO, Fondo Canicllini).