Rassegna storica del Risorgimento
GUERRA MONDIALE 1914-1918
anno
<
1972
>
pagina
<
196
>
196
Raffaele Molinelli
problemi ai quali si doveva prestate tutta la dovuta e anche sentimentale attenzione; bisognava, però, vederli in un contesto più ampio e (più importante che era quello dell'assunzione del paese al rango dii potenza imperialista, quello dell'espansione italiana nel mondo, volta indiscriminatamente verso ogni direzione, che fosse realizzabile e redditizia.
Un'attenzione di questo genere posta ai problemi delle terre irredente* si ritrova pure nella posizione di un importante periodico nazionalista che vedeva la luce proprio alla (vigilia del conflitto e che era il portavoce di una personalità che stava assumendo un notevole rilievo nella vita del movimento, Alfredo Rocco. Il Dovere Nazionale di Padova, infatti, fin dai primi numeri vedeva il problema dell'irredentismo inserito nel più vasto-problema dell'espansionismo italiano nei Balcani e nell'Oriente. Già nell'articolo di presentazione del primo numero, ad esempio, volgeva l'occhio, attento alla penisola balcanica e affermava che, se vi si fossero maturati gravi, ormai prevedibili, avvenimenti, l'Italia non si sarebbe potuta astenere, e senza suicidarsi , da un intervento del quale non si poteva ancora dire contro chi sarebbe stato diretto, ma al quale si doveva preparare militarmente, diplomaticamente e politicamente. l!>
Nel luglio 1914, constatando la parabola discendente dell'impero austriaco, diceva che la crisi, progredendo, avrebbe posto sul tappeto la sorte degli Italiani soggetti all'Austria , il destino di Trento, quello di Trieste e dell'Istria e della Dalmazia , il nostro avvenire politico e commerciale nell'Adriatico e in tutto l'Oriente europeo e concludeva con un'invettiva minacciosa ai politicanti , qualora non avessero saputo cogliere l'eventuale occasione e avessero mandato deluse le aspirazioni più sacre ai cuori italiani .2)
Anche qui, dunque, pur nel cuore del Veneto irredentista, la soddisfazione delle aspirazioni più sacre ai cuori italiani costituiva un'occasione che doveva esser colta; non era un obbiettivo politico primario, ma una direttiva di marcia fra altre direttive espansionistiche, la più cara agli affetti patriottici, che solo, però, opportunità create da altri avrebbero reso preferìbile alle altre.
E l'occasione non tardò a venire. Il 28 giugno 1914 veniva ucciso a Sarajevo l'arciduca ereditario d'Austria Francesco Ferdinando e il 28. luglio la monarchia asburgica dichiarava guerra alla Serbia: i Balcani
*) ti Dovere Nazionale, Padova, 9 maggio 1914, art, D Dovere Nazionale * dì A. Rocco, riportato in A. ROCCO, Scritti e discorsi politici. Voi. I, La lotta nazionale-delia vigilia e durante la guerra (1913-1918), Milano, 1938, p. 93 o sgg.
2) // Dovere Nazionale, 18 luglio 1914, art. e Periodo di assestamento di A-Rocco, Ibidem, pp. 156-127.