Rassegna storica del Risorgimento
PRALORMO, CARLO GIUSEPPE BERAUDO DI ; MILANO ; GUERRA 1848-1849
anno
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1920
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pagina
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39
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Di più non si comprende bene come mai il 'ftadetsky e lo Hess potessero il 30 marzo essere a Verona,"così lontani dalie loro troppe, mentre la situazione era ancora molto incerta.
Ma la cosa ha scarsa importanza. Maggiore attenzione merita invece il contegno di quei due generali che lo stesso Bianchi accusa di aver risposto al dispaccio De Lanuày ;con blando parole,, informate alle direttive del governo di Vienna, che con subdolo linguaggio mirava a svogliare il Piemonte daH'adoperarsi a intromettere nel negoziato di pace la Francia e l'Inghilterra,
A parte che le blande parole appaiono espressione retorica che contrasta in modo curioso con l'energica figura ;del vecchio Maresciallo, sta il fatto che in questa circostanza, come in altre occasioni che si presentarono durante l'ulteriore svolgimento del negoziati, tanto lo Hess che il Radetzky, ma quest'ultimo specialmente e coi maggiore, autorità, furono, non giungo sino a dire i migliori avvocati della causa italiana, ma certamente elemento moderatore nell'azione generale della politica viennese, di fronte alle correnti ohe tendevano ad ottenere una troppo brutale sopraffazione del piccolo Piemonte.
Quali fossero i loro moventi è questione che meriterebbe di essere approfondita s'è; api' M?É per togliere alla figura del Badetsky tutto A -che.li convenzionale vi ha incrostato sopra la leggenda popolare.
Certo il maresciallo,, idi propria iniziativa, si astenne dal procedere all'occupazione di Alessandria, sebbène autorizzato a ciò dall'armistizio concluso, non solo ; ma per di più lo Hess dichiarò che quando pure da Vienna fosse comandata, l5eJhpàzionij, ' sarebbe riscritto per indurre il governo a desistere da quel proposito (1).
Senza debbio non era .sviscerato amore per l'Italia in generale, e ;oer il Piemonte in particolare, che ispirava ai capi deEeaercito .i periale in Italia cosi magnanima condotta. Forse le notìzie d'Ioaghe ria facevano loro prevedere come assai prossima la necessità di idisim-pegnarsi completamente sullo scacchiere occidentale j, forse non si sentivano ancora troppo euri della sottomissione della Lombardia ; Torse anche essi si rendevano conto della, convenienza dii non esasperare troppo gli animi dei Piemontesi, Bufandoli a mettere in atto propositi disputati che avrebbero prolungato aU'inW-ìo stato di turbolenza che da un anno affliggeva.'* domini di Si. M. imperiale.
(1) Rapporto Dbomiìda.