Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA MONDIALE 1914-1918
anno <1972>   pagina <205>
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Nazionalisti e intervento con gli Imperi centrali 205
a qualunque soluzione si -pervenga: guerra contro la Francia; intervento contro l'Austria; neutralità assoluta, una cosa è necessaria, urgente per noi: Mobilitare ; mobilitare bisogna, e subito. Facciamo fare agli altri i mez­zani della pace ad ogni costo, anche a costo di una viltà. L'ora che volge è decisiva per l'avvenire della gente giostra. Gli uomini che ci governano possono votarsi alla gloria o dannarsi all'infamia . '>
È stato detto, giustamente, che nella posizione di Rocco c'erano già le ragioni che avrebbero condotto in pochi giorni i nazionalisti ad affermare la necessità della guerra all'Austria e che la richiesta della mobilitazione era un'interpretazione anticipata della neutralità come premessa al rove­sciamento delle alleanze, ma in questo momento, secondo noi, tale deli­berazione non. c'era ancora, nemmeno in Rocco. Le conclamate dichiara-zioni francofobe ( noi non potremo mai essere gli alleati della Francia perché eie significherebbe la nostra servitù e l'importazione intensiva di tutte le sue malattie morali e sociali . Se la Francia scomparisse avremmo ragione di esserne lieti ), la germanofìlia di sempre e la convinzione tut­tora espressa di una coincidenza di interessi italo-tedeschi (<c con la Ger­mania le coincidenze di interessi sono assolutamente assorbenti ) erano l'espressione dell'esistenza di remore ancora troppo forti per un rovescia­mento delle alleanze, anche se la prospettiva di un immediato regolamento di conti con l'Austria per poi ricostituire l'alleanza con la Germania e con un'Austria ridimensionata poteva affacciarsi, come è stato detto, alla mente di Rocco.3)
La verità è che ì nazionalisti, pur essendo in teoria pronti ad un espansionismo imperialistico in ogni direzione, erano, per affinità ideolo­giche con le potenze -meno democratiche, per fedeltà alla linea della poli-fica estera della monarchia, per i loro sogni di grandezza nel Mediterraneo, predisposti soltanto ad un imperialismo in funzione antifrancese ed antioc­cidentale. L'espansionismo balcanico dell'Austria che la guerra slava rimet­tendo in movimento e il conseguente consolidamento asburgico in Adria­tico e nelle terre irredente venivano a porre, ora, grandi interrogativi ai più avvertiti di loro. Finché anche questi, però, non si fossero pienamente convinti dell'urgenza e dell'interesse del problema adriatico e non avessero avvertilo la grande pericolosità dell'imperialismo germanico e che una politica espansionìstica italiana poteva passare, nella coscienza dell'opi­nione pubblica nazionale, solo attraverso il veicolo patrioltico-risorgimentale dell'irredentismo (e tutto ciò lo avrebbero fatto ben presto), il movimento
:i II Dovere nazionale. 1 sgotto 1PJ4, imi. di A. Rocco e Armiamo l'Italia per tenerla pronta agli eventi .
fl dfc'ÓAJtrA, op. cit*, p. 132. ì) Ibidem, p. 133.