Rassegna storica del Risorgimento
GALDI MATTEO ANGELO; ITALIA NAPOLEONICA
anno
<
1972
>
pagina
<
209
>
Matteo Galdl
209
-erano indotti, anche perché mossi da una giovanile ansia di fare, a non frapporre altro tempo per attuare le chiare costruzioni teoriche che l'autore della Scienza della legislazione andava contrapponendo ai settoriali ed empirici esperimenti -del riformismo illuminato. ') Giovane studente a Napoli, Caldi subisce decisamente l'influenza di Filangieri formandosi alla luce di una concezione dello. Stato che intende sostituire il dominio della legge, autenticamente sovrana , ad un altro concetto di sovranità , basato sul paternalismo monarchico ed incarnante l'ideologia riformistica che si andava dimostrando incapace di inaugurare una stagione di effettive trasformazioni sociali.
In lui, come in Salii, Lauberg, Abamont i e tanti altri, è attenuato, sul finire degli anni Ottanta l'ottimismo della prima generazione di allievi di Genovesi, mentre si vengono evidenziando, alla vigìlia della tempesta rivoluzionaria, le latenti tensioni e le contraddizioni di una politica che non è riuscita a risolvere il problema di fondo della società meridionale: la questione della feudalità. Troppo giovani, e distanti dai centri del potere politico ed amministrativo, questi intellettuali non si inseriscono per inesperienza, ma anche per mancanza di interesse, nel dibattito sulla feudalità nel Regno di Napoli;2) insofferenti di una discussione che si trascinava ormai da molto tempo con sottili e cavillose interpretazioni giurìdiche, essi, anche quando aderiscono alle iniziative del riformismo illuminato, come nel caso della lotta anticnrialistìca o della fondazione della colonia di San Leucio, rivelano un'esigenza di concrete realizzazioni che preelude ad una rottura con lo stesso ambiente in cui si sono formali. In questo contesto, la morte di Filangieri nel 1788, costituisce, oltre che un evento doloroso per quanti ne avevano seguito l'insegnamento filosofico e politico,3) anche Finizio di una nuova fase in cui, molti giovani che hanno persa, con lui, una sicura guida, il punto di riferimento della mediazione tra radicalismo e rifor-j
1) Osserva D. TOMMASI nel suo Elogio storico del CavaUer Gaetano Filangieri, Sembrava che gli sforzi dell'uomo per rompere le vecchie barriere lo facessero cadere nel lato opposto, e che orgoglioso di avere infranto alcune catene, egli non si accorgeva che sì cingeva di altre, e che sì sottoponeva al giogo della più Assoluta prevenzione nel momento stesso in coi credeva di scuoterlo. Sembrava che la tendenza generale del secolo fosse di saper meglio distrugger che edificare. Ciò avveniva, perché le parziali riforme che si proponevano incontravano lo insuperabile ostacolo della sproporzione tra le parte riformata e le altre che conservavano i loro antichi difetti. La distrazione di un edificio può ben farsi a pezzi, e a bocconi, ma l'elevazione di un nuovo richiede unità di disegno, cospiranza di lavoro nell'esecnzione e perfetta armonia in tutte le parti trae. (op. cit., Napoli, 1788, pp. 4041).
2) per un chiaro quadro del dibattito politico e culturale inerente al tema dell'abolizione della feudalità, si veda: P. VILLANI, // dibattito sulla feudalità nel Regno di Napoli, dal Genovesi al Cimosa, in Saggi e ricerche sul Settecento, Napoli, 1969, pp. 252-331.
3) Questo stato d'animo era ancor vivo a quasi quarantanni di distanza in Francesco Saverio Salfif altro importante esponente del giacobinismo meridionale, quando nel suo Elogio di Gaetano Filangieri (Parigi, 1822) osservava che questa morte fu per gli amici della filosofìa e dell'umanità il presagio di altre sventure. Ciascuno aveva fatto una perdita, ri alcuno la trenti: e di lutiti gli omaggi che mai si resero alla memoria di un buon cittadino, di un umico dell'umanità, nessuno fu più generale delle lagrime onde fn bagnata la tomba di lui * Urnd. il., Napoli, 1866, p. 44}. Anche (jaldi rese un suo personale omaggio a Filangieri, pubblicando sul Magazzino enei-cloptidico salernitano, nel 1789 (pp. 3740; 4648; 54-56; 61-64), un'ode intitolata : Per la morte del celebre autore della Scienza della legislazione .
14