Rassegna storica del Risorgimento

GALDI MATTEO ANGELO; ITALIA NAPOLEONICA
anno <1972>   pagina <210>
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Paolo Frascani.
mismo, sentiranno l'esigenza di risolvere con metodi nuovi i problemi dell società meridionale. È in questa prospettiva che vanno letti i primi scrìtti di Galdi. Essi, al di là del loro carattere di esercitazioni, sono interessanti in quanto esprimono un'incertezza ed. un pessimismo che riaffioreranno raramente nei futuri lavori del salernitano. Nell'Analisi ragionata del Codice Fernandino per la popolazione di San Leucio, pubblicata nel 1790, le suggestioni di Locke, Helvetius e Rousseau, appaiono fuse, insieme a quella predominante di Filan­gieri, in una visione che non ha raggiunto un preciso assetto teoretico e che-si rivela, tuttavia, ormai chiaramente ispirata dai principi dell'egualitarismo settecentesco. Il tema della fondazione della società civile è alla base del discorso-di Galdi e si esprime attraverso l'esaltazione di un'iniziativa di Ferdinando IV che istituiva una comunità di artigiani a San Leucio, fondata su di una legisla­zione di tendenza quasi socialisteggiante.
Pur muovendo dall'analisi di un provvedimento che indubbiamente doveva suggestionare quanti erano già avviati sulla strada del radicalismo democratico* Galdi va molto oltre le premesse del codice fernandino. come ha osservalo il Capurso, ') estendendo al più vasto ambito di una riforma dell'intera struttura statale le considerazioni che gli suggeriva quella legislazione ideata per una piccola comunità. Da questo punto di vista il suo commento oscilla tra Paper-tura verso l'utopia (in quanto dà per scontata listali razione di un tipo di rap­porto tra Stato e cittadino improntato ad ideali di eguaglianza e di democrazia che non rientravano certamente nella ideologia della monarchia riformista), e l'adesione ad un modello di Stato che vede ancora nel monarca il detentore ed il garante dei diritti dei sudditi. Ne deriva, a livello teorico, un equivoco che caratterizza non solo la posizione di Galdi in quel momento, ma l'intera situa­zione storica che aveva reso possibile l'incontro tra dispotismo illuminato e ceto-intellettuale, nel Regno di Napoli. H concetto di sovranità, tema qualificante-di un discorso sulla fondazione dello Stato, non viene nell'Analisi sufficiente­mente approfondito, ma è ambiguamente ricollegato, sia alle giustificazioni del contrattualismo hobbesiano, sia a quelle del grande cittadino di Ginevra .2) . questa confusione, se è ascrivìbile all'immaturità filosofica del giovane autore,, fa trapelare anche la precarietà di un equilibrio politico che sta per essere; infranto.
Molto più sicuro delle sue scelte teoriche e politiche Galdi era apparso-in un precedente scritto, pubblicato nel 1789 sul Magazzino enciclopedico soler* iiitano, nel quale non affioravano le perplessità e i condizionamenti che il carat­tere stesso della Analisi gli avrebbe suggerito, ma vi risaltava una presa di coscienza che era già rivoluzionaria. Nel Del commercio dei negri. Disaminar
1) MI CÀFDHSO, OD. cit p. 11. Sull'esperimento della colonia di San Leucio cfr.. S. STEFANI Una colonia socialistica nel Regno dei Borboni: la colonia di S. Leucio presso Caserta, Roma, J907;; ;Q. TESCIONE, Varie della seta in Napoli e In colonia di S. Leucio, Napoli, 1932; 1 Statuti dall'arte della seta a Napoli e legislazione della colonia di S. Leucio, Napoli 1933.
2) Trattando il toma dalla vendetta privata Guidi cosi giustifica il diritto del' sovrano di esercitare la giustizia! Nelle civili sociotà dove l'esercìzio de* particolari diritti de' cittadini è nelle mani del sovrano; nelle società dove esiste il vìndice su-premei :de' nostri torti non e lecita la privata vendetta. *. a rimanda in nota ai testi di Hohben (De Givo, C. 10, puru I) e del filosofo di Ginevra U Contrae* So*. cial>), (cfr. Analisi, p. 20).