Rassegna storica del Risorgimento
GALDI MATTEO ANGELO; ITALIA NAPOLEONICA
anno
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1972
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Paolo Frasconi
concezione che, a ben vedere, ha chiaramente identificato i limiti in cui va ristretto il discorso della fondazione della democrazia nel nostro Paese.
L'idea atessa che egli ha della rivoluzione oscilla tra il moderatismo della posizione sostenuta sul Giornale de1 patrioti d'Italia,1) rinnegante i metodi del rivoluzionarìsmo giacobino2) ed il radicalismo di un atteggiamento che riconosce il carattere necessario dell'evento rivoluzionario, ma lo delimita alla distruzione del regno del pregiudizio, dell'errore, del fanatismo , per innalzar su' di lui rottami quello della ragione della verità . 3> E tale concezione risponde ad un gradualismo che respinge ogni estremismo nelle scelte di poli* tica sociale. Se non si può istaurare un sistema democratico senza che il massimo numero de' cittadini non sia proprietario , scrive Galdi in una memoria pubblicata pochi mesi dopo le Effemeridi repubblicane., è impossibile di ginn* gere a questo fine per mezzi violenti, e di leggi agrarie, l'unica strada da seguire è quella dei rimedi indiretti, delle leggi che sanciscono la massima attività al commercio ed alla circolazione de' fondi.4) Tramite una serie di interventi, Galdi prospetta, sul Giornale de' patrioti d'Italia, un programma di politica economica che ispirandosi ai principi della fisiocrazia e del primo liberismo europeo risponde pienamente alle aspirazioni della borghesia cisalpina. Egli con-
politico delle donne nel nuovo assetto democratico (sessione del 16 nevoso, anno I della L I, ne // Circolo Costituzionale di Milano, n. 9).
) È il giornale ohe conduce insieme al Termometro politico ed al Giornale senza tìtolo, le polemiche più accese contro il Direttorio di Parigi ed il moderatismo della classe dirìgente cisalpina. Gnidi, Salii, Salvador, Abamonti, Lauberg, Pistoia ne sono i redattori e collaboratori più assidui. È dalle colonne dì questo giornale che sono divulgate le idee di unitarismo repubblicano e di critica antireligiosa che caratterizza le posizioni dell'estrema giacobina nella Cisalpina (eh*. N. FEROBELLI, I patrioti del-l'Italia meridionale rifugiati in Lombardia dal 1796 al 1806, in Archivio storico per le Provincie napoletane, 1918, fase. 34; E. ARIANO, Indice dei principali artìcoli del <j Giornale de' patrioti d'Italia , in Rassegna storica del Risorgimento* 1935, XIII, pp. 133-139; S. CANZIO, / giornali degli immigrati meridionali in Milano durante la prima cisalpina, in Rivista letteraria, a. IX, 1937, pp. 1-14; R. DE FELICE, Giornali Giacobini cit., p. 504, dove sono ristampati numerosi articoli del Giornale de' Patrioti aVludia).
Galdi fu per molti numeri anche il compilatore unico del Giornale de' patrioti d'Italia. Il De Felice stabilisce la data di cessazione delle pubblicazioni del foglio al 27 novembre 1797, avvertendo che dal n. 54 in poi esso era stato diretto da Caldi (cfr. op. cit., p. 504). Alla biblioteca Ambrosiana di Milano (S. C. 1. 22) è conservata la raccolta di un .giornale che inizia le pubblicazioni il 30 novembre 1797 e arriva sino al febbraio del 1798 presentando lo stesso titolo ma con un formato più piccolo. Si tratta di una nuova edizione che viene stampata in una diversa tipografia, hi stamperia dei patrioti d'Italia , ed ha in Galdi l'unico compilatore e responsabile.
2) Nell'orticolo, Idea di rivoluzione, pubblicato sul Giornale de' patrioti d'Italia (n, 24, 14 marzo 1797, ora In Giornali Giacobini, a cura di R. DE FELICE), Gnidi formula una definizione del fenomeno rivoluzione, ricollegandosi agli schemi della cui tura settecentesca pre-rivoluzionaria, piuttosto che alla visione politica del giacobinismo. Robespierre e Saint-Just sono criticati da posizioni quasi termidoriano: se non avessero portato troppo oltre il loro rigore , si sarebbe potuto evitare la reazione del 1794. In sostanza, il miglior tipo di rivoluziono ò por Galdi quello che avviene placidamente e con ordine della natura** {op. cit., p, 146).
3) M. GALUI, Dei rapporti politici ed economici tra le nazioni Ubere, Milano, 1798, in Giacobini Sudi iati vìi., voi. I, p. 329.
4) Dell'Abolizione de' ftdecoy un essij, pp. 30>31.