Rassegna storica del Risorgimento

GALDI MATTEO ANGELO; ITALIA NAPOLEONICA
anno <1972>   pagina <226>
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Paolo Frasconi
dell'economicismo settecentesco, che, retaggio della formazione culturale gio­vanile, sembravano essere stati soppiantali dalla ricerca di nuovi metodi politici e quindi dall'apertura verso le soluzioni utopiche e volontarìstiche che sottoli­neammo nel giovanile scritto sulla tratta dei negri.
Nominato, nei primi mesi del 1799, agente diplomatico della Repubblica Cisalpina presso la Repubblica Baiava, Caldi si allontana dall'Italia poco prima della calata degli austro-russi- Nella nuova sede strinse legami con quasi tutti i protagonisti della agitata vita politica di quella repubblica, svolgendo un ruolo importante, come egli stesso ci riferisce in una memoria scritta negli ultimi mesi del 1800, '1 nella composizione dei contrasti politici che videro, nei primi mesi del 1799, i giacobini baiavi osteggiare la politica del governo e le mano­vre dei rappresentanti francesi in una situazione che riproponeva singolarmente lo stesso meccanismo che aveva condizionato gli ultimi tempi della vita politica della prima Repubblica Cisalpina.2)
Gal di rimase nell'esercizio dèlie sue funzioni di diplomatico anche dopo Marengo, non senza che però i suoi trascorsi politici suscitassero perplessità51 negli uomini che si apprestavano a dare una sterzata in senso conservatore alla politica interna della Repubblica Italiana. Dal carteggio diplomatico che egli
*) La memoria, intitolata Stato attutile della Repubblica bacavo, porta la data-dei IO brumaio, anno 9, ed è conservata al Museo del Risorgimento di Roma. Alle pagine 22-24 contiene una minuta descrizione degli avvenimenti politici di coi Caldi fu protagonista in Olanda nei primi mesi del 1799. L'atteggiamento mantenuto dal giacobino salernitano in questo scritto, è ancora ispirato, in maniera notevole, alla linea politica che aveva caratterizzato la sua azione a. Milano; commentando le vi-1 eende che avevano portato all'occupazione dell'Olanda da parte delle frappe fran­cesi, egli osserva che i patrioti rifugiati, al solito, aiutarono i francesi alla conquista colle armi, colle corrispondenze dall'interno e col consiglio, ed al solilo furono i primi ad essere messi da banda come teste fervide ed esaltate (p. 8). Da questo punto di vista, il primo paragrafo di questa memoria, intitolato Delle ultime rivolu­zioni detta repubblica botava, può essere utilmente confrontato, al fine di evidenziare il passaggio di Caldi dal giacobinismo all'ideologia napoleonica, con la prima parte-dei Quadre jdtìtico delle rivoluzioni delle provincie unite e della repubblica botava e-dello stato attuale del Regno d'Olanda, scritto nel 1809. Il Capnrso (op. <dt.. p. 52)., aveva già rilevato che le due parti di questa opera erano slate composte in momenti differenti senza potersi riferire,, però, ad alcun manoscritto originario. La memoria da noi analizzata, por non rispondendo testualmente ai primi capitoli del Quadro poli' lieo, è interessante per essere, sotto il profilo contenutistico, mollo simile ai primi capitoli dell'opera in questione.
2) li Codechot Ita confrontato la posizione degli unitari olandesi e di quelli' italiani (cfr. J. GODBCHOT, Unità botava ed unità italiana aW epoca del Direttorio, in .*lr-elùvio storico italiano, 1955). Dello stesso autore si vedano anche le pagine dedicate ai colpi di Stato giacobini in Olanda aliti fine del 1798 (cfr. La Grande Nazione, Bari,, 1962, pp. 516*520).
J) Nei corteggi di Francesco Melzi, duca d'firil, si riscontarlo dei giudizi sul' tonfo di Caldi che non rivelano alcuna simpatia da porte dei dirigenti della Repub­blica Italiana, verso l'ex-giacobino. In un dispaccio di Mei! a Marescalchi. Gnidi viene' definito uomo senza decoro , e viene apertamente manifestato il proposito di Ubo* reni di lui cnon appena avremo potuto organizzar: iy.ai il nostro sistema di diplo­mazia (cfr. / Carteggi di Francesco Malti, a cura di C. ZAKHI, Milano, 1959-, voi. 1.. p. 59).