Rassegna storica del Risorgimento

GALDI MATTEO ANGELO; ITALIA NAPOLEONICA
anno <1972>   pagina <229>
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Matteo Guidi
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sano l'opinione del popolo . l> Nella memoria del 1801 non vi è più alcuno traccia dell'universalismo rivoluzionario dello scritto del '98; tutto il discorso è caratterizzato dall'intenzione di stabilire la maniera di accrescere la potenza ed il benessere economico della Cisalpina, tramite la stipulazione di una fitta rete di trattati di commercio, che non solo devono mirare alla rottura dei mo­nopoli stranieri che bloccano l'attività economica della repubblica ma devono anche far subentrare gli interessi economici dell'Italia settentrionale a quelli di altre nozioni europee in zone che, come l'Italia meridionale, sono etate finora oggetto dello sfruttamento francese ed inglese.2*
Da questa professione di realismo politico all'adesione all'ideologia na­poleonica il passo non sarà lungo. La trasformazione in funzionario imperiale gli appare come la scelta coerente di una soluzione politica che pur sacrifi­cando la libertà, è in grado di assicurare il benessere economico e la stabilità delle proprietà.
Dietro l'esaltazione del grande corso addirittura idolatrato, anche poetica­mente,J non c'è solo la degenerazione di quella francofilia che caratterizza tanta parte degli scritti di Gal (li. come ha osservato il Capurso,4' ma anche la con­vinzione di servire e di lavorare in un nuovo tipo di organizzazione statale, per­fettamente rispondente alla sua visione politica. Le numerose memorie* i pro­getti, i rapporti compilati prima da Ambasciatore del Regno d'Italia in Olanda e poi da funzionario murattianos-' testimoniano, insieme alla serietà ed allo scrupolo con cui Gal di agiva nella amministrazione napoleonica, la coscienza di appartenere ad una nuova classe di funzionari, che, nell'ambito di una strut­tura statale più razionale e moderna, all'ombra di quell'accordo tra dispotismo e borghesia di cui il codice civile è una delle espressioni più rilevanti, si sente capace, anche sul piano sociale, di modificazioni e di cambiamenti che erano stati preclusi ai funzionari della monarchia illuminala e ai democratici durante il periodo rivoluzionario.
Nei due lavori più importanti scritti in questo periodo e pubblicati nel 1809, il Quadro politico delle rivoluzioni delle Provincie-Unite e dello stato attuale del Regno di Olanda* e i Pensieri sulVistruzione pubblica relativamente al Regno delle due Sicilie, si avverte, pur nella trattazione di temi tra loro così distanti, la stessa esigenza di rendere intellegibile una certa realtà storica o un determinato problema, tramite la minuta informazione e l'accurata esposizione dei dati. Esigenza che non ci sembra da mettere tanto in relazione con l'acqui'
') Considerazioni sui rapporti diplomatici, p. 16.
2) / Lsi nostra libertà scrive Caldi aumenterà la nostra industria e potremo procurarci negli stati pontifici e delle Due Sicilie a più buon mercato una gran quan­tità di materie prime, lana, olio ed altre particolarmente che gli oltremontani coreano evidentemente travagliano e rivendono ad enorme prezzo all'Italia {Considerazioni sui rapporti diplomatici, p. 56).
3) Questo atteggia meato è espresso chiaramente in un < Inno trionfale A NapO' leone li grande, imperatore de* francesi, re d'Italia* Protettore della Confederazione del Reno, pubblicato io Olanda nel 1807 (Milano, Archivio di Stato, Arah, Marescalchi, Batavia, cari. 145).
) M. CAInaso, op. eh., pp, 4346.
5) Nel 1808 Guidi lascia l'Olanda e poco tempo dopo ò a Napoli dove entra-.-li hi l'i inju'iunmimffixìiziiHie murauìnnii.
6) c Nella mìa qualità di Agente diplomatico della Repubblica Cisalpina e ita­liana e quindi del Bagno Italico - - osserva Caldi nell'introduzione al Quadro politico