Rassegna storica del Risorgimento
GALDI MATTEO ANGELO; ITALIA NAPOLEONICA
anno
<
1972
>
pagina
<
232
>
232
Paolo Frasconi
l'Italia nel sistema napoleonico. Non misurando, dal sno lontano punto di osservazione, gli effetti che la subordinazione alla politica francese stava provo cando per l'economia italiana, Caldi è convinto che un inserimento del nostro Paese nel programma di un'espansione imperialistica francese nel Mediterraneo possa costituire un'occasione per un rilancio del commercio italiano specialmente meridionale. La costruzione di una numerosa fiotta mercantile, minuziosamente progettata in una di queste memorie, deve essere a suo vedere, il punto di partenza per l'adozione di una politica estera che riesca finalmente a rompere il monopolio commerciale inglese nel Mediterraneo e provocare, quindi, la rinascita economica dell'Italia meridionale. La ricerca del benessere e della prosperità per il Paese d'origine, non si esaurisce dunque, con l'adesione al re* girne napoleonico, ma si approfondisce con la consapevolezza che il problema della arretratezza economica è quello che va affrontato per primo se si vuole risolvere la questione italiana.
E tale atteggiamento trova immediata possibilità di concrete realizzazioni proprio negli anni che Galdi trascorse in qualità di funzionario nel Regno di Napoli dopo il suo ritorno dall'Olanda. Nominato intendente dal Murat, egli si distinse non solo per l'energia con cui venne affrontato il problema del brigantaggio, *) ma anche per lo spirito d'iniziativa dimostrato nel portare a compimento un esperimento agrìcolo nella provincia di Calabria Citeriore, dove fece coltivare a cotone vasti terreni abbandonati.2* L'interesse per i problemi economici si manifesta anche attraverso una serie di lavori, di cui ci è pervenuto solo notizia e che furono letti sotto forma di memoria all'Accademia delle Scienze di Napoli. Tali lavori, riguardanti progetti di riforme economiche per l'Italia meridionale furono probabilmente elaborati secondo quel metodo di minuta analisi e di precisa informazione statistica che Galdi aveva già adoperalo nel compilare il Quadro politico dell'Olanda. La designazione a Direttore generale della pubblica istruzione infine, avvenuta nel 1812 ed ottenuta per la particolare competenza dimostrata in materia scolastica, corona la sua carriera di funzionario.
In questa prospettiva se l'elezione a membro del Parlamento delle Due Sicilie, nel 1820, si giustifica più in base alla competenza di funzionario dimostrata durante il decennio napoleonico che all'adesione albi linea politica del costituzionalismo carbonaro, va pure osservato che l'episodio finale della lunga attività politica del salernitano ha un autonomo significato che merita di essere precisamente analizzato.
Constatato che nel 1820 la distanza che separa Galdi dalla stagione delle sue convinzioni democratiche è più, breve di quanto potrebbe apparire a prima vista, in quanto l'utilitarismo che abbiamo individuato in lui, durante il trien-
) Cfr. A. VALENTE, Gioacchino Murat e l'Italia meridionale, Torino, 1965, 2* ed., pp. 182-185.
2) Cfr. il gì ii di zio che su questo esperimento da il Monitore delle due Sicilie in. 243, 11 novembre 1811).
3) Per un quadro biografico di Galdi in questo periodo cfr. M. ORZA, La vita e le opere di Matteo Galdi, Napoli, 1909, pp. 48-58. Le memorie i cui titoli sono riportati nel necrologio di Galdi apparso negli Atti del Ro.al Istituto aVTncaraggia mento atte Sciente naturali di Napoli, tomo V, p. 347, Napoli. 1838 riguardavano ì Msguenti argomenta: Su materie economiche a legislative. Sul sistema commercial d'Europa, Su di una divisione geografica del Regno di Napoli,