Rassegna storica del Risorgimento

MAZZINI GIUSEPPE LETTERE
anno <1972>   pagina <240>
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Elena Sanesi
perché mette in luce l'amarezza di Mazzini nei confronti della borghesia* spe­cialmente lombarda, di cui egli andava constatando il progressivo distacco; mentre rimaneva viva la sua fiducia nel popolo e la speranza di suscitare una rivoluzione, a base soprattutto popolare, capace poi di trascinare, con nn suc­cesso iniziale, tatti gli incerti e i pavidi, e di sventare le mire dei fusionisti .
La seconda lettera, è diretta a Luigi Reali, Piacenza. Nome e destinazione si leggono chiaramente, nonostante una fitta cancellatura, su un lembo superstite di foglio lacerato, che nella parte mancante comprendeva anche qualche riga di un post-scriptum. La carta è leggerissima, quasi velina, ed il foglio reca le tracce di numerosissime ripiegature perpendicolari, segno che era stata ridotta, per più facilmente occultarla, alle dimensioni di poco più dì un francobollo.
Questo Reali, che si trova ricordato (senza nome di battesimo) in una lettera che l'edizione nazionale riferisce al 1866, è personaggio non identificato. Certa­mente si tratta di un veneto; si può quindi supporre che fosse parente di quel Giuseppe Reali, difensore della repubblica veneta, esiliato ed escluso dalle amni­stie austriache, di cui ricorre cenno più volte nella corrispondenza mazziniana del decennio precedente. '')
Comunque, ecco la lettera.
[Lugano], 21 settembre [18661 Fratello.
A -noi. Comincia nella nostra vita attiva un nuovo periodo e non posso dimen­ticarvi.
Avrete a quest'ora veduto il Manifesto. Vedete ora le norme pratiche. Pensate a guardarvi intorno per quel tanto che può farsi in Piacenza e dintorni. Fate di trovare qualche distributore e dite quanti devono spedirsi a voi. Li avrete.
E pensate anche al Veneto: terreno nuovo e che bisogna cercare di sottrarre alle immorali servili corruttrici tendenze monarchiche. E suggeritemi eòo che dovrei fare per questo dandomi nomi di giovani buoni davvero, se vi s'affacciano.
Lottiamo perdio; è l'ultimo stadio.
Vogliatemi bene. E credetemi
Vostro sempre Gius. Mazzini
Non posso scrivere a tutti quelli ai quali vorrei. Ma voi dovete cono [scerei...
L'assegnazione al 1866 non ha bisogno di commenti. Il manifesto cui si allude è quello dell'Alleanza Repubblicana Universale, stampato il 6 settembre e largamente distribuito nelle settimane successive La funzione del Reali come propagatore nel Veneto ( terreno nuovo ) è attestata anche dalla lettera più sopra accennata, diretta a Vincenzo Brusco Onnis, a Milano.2) In essa Mazzini dice fra l'altro: Eccovi altre copie... Tenete un pacco... e quando passa Reali da voi... mettetene a disposizione sua perché ne mandi egli nel Veneto.
Per inquadrare compiutamente questa lettera, di cui colpiscono la conci­sione ed il vigore quasi giovanile, è sufficiente ricordare che Mazzini aveva visto nella condotta politica e militare della recente guerra una conferma cla­morosa del proprio giudizio negativo sulla monarchia sabauda. Ma, veramente,
1) Vedi per e. la lettera a Jesrie Whhe Mario, da Lugano, dicembre 1859, in SEI, voL LXV, p. 315.
2) SEI, voi. LXXXIV (Epistolario, voi. LH), p. 26.