Rassegna storica del Risorgimento
PRALORMO, CARLO GIUSEPPE BERAUDO DI ; MILANO ; GUERRA 1848-1849
anno
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1920
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pagina
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50
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A. PONZA m a. MAàTmo
accortamente di queste sue funzioni amministrative, adempite con zelo ed attività, per mettersi in evidenza presso i dominatori come presso le popolazioni vicine, 'cosicché dopo qualche anno lo troviamo a capo del circondario di Asii.
Si fu adempiendo alle mansioni di quest'ufficio efcsenzialmente amministrativo che egli ebbe afeio, per la prima volta, di dare saggio. [ delle sue qualità di diplomatico, poiché trovandosi, nel 1814, preso in mezzo ai Francesi che abbandonavano la regione e agli Austriaci che vi giungevano, mentre non si avevano dati per presumere con sicurezza se la partenza degli uni e la presa di possesso da parte degli altri sarebbero state definitive, egli risolse l'arduo problema di meritarsi la riconoscenza di ambedue i contendenti.
Ai Francesi favorì la ritirata, che potè compiersi ordinatamente - fra popolazioni se non favorevoli, benevolmente neutrali ; agli Austriaci facilitò le operazioni di assestamento negli alloggiamenti e di rifornimento delle truppe ; ma soprattutto egli rese un servigio segnalato ai propri concittadini col mantenere fra essi l'ordine che impone rispetto all'invasore e col persuaderli ad astenersi da provocazioni sconsiderate é da inutili resistenze, con l'indurii a serbare invece un contegno calmo e dignitoso, alieno così da dimostrazioni di entusiasmo servile verso i nuovi arrivati, come da odio ingeneroso verso i dominatori di ieri.
Era quello l'unico modo di palesare come, in fondo, i Piemontesi realizzassero la vera situazione del momento e ci tenessero a separare nettamente la propria causa da quella dei due contendenti che, comunque volgessero gli eventi della guerra, sarebbero pur sempre rimasti stranieri ed oppressori in casa loro.
Questo suo contegno, altamente apprezzato da tutti, lo segnalò all'attenzione del restaurato governo di Vittorio Emanuele e gli valse Ifingresso nella carriera diplomatica, nella quale esordì nel 1815 quale inviato straordinaria alla Oortìj di Berlino.
dominato ìmimwtio: il affari a Parigi nel 1817, ottenne nel 1820 la promozione a miniatro plenrpotenziai'io senza mutar residenza. Così egli venne a trovarsi'in quella capitale quando scoppiò in Piemonte la'rivoluxioae del '21 che lo pose un momento in critica situazione, dalla quale egli seppe -uscire, in modo cosi brillante ohe decise del suo avvenire; .
Per il fòfóft della Mvoluzionèj, le comunicazioni di qualsiasi genere fra dorino .e Parigi erano state écote* fce voci pia disparate e più esagerate correvano nella capitato francese sul conto degli avvenimenti