Rassegna storica del Risorgimento
PRALORMO, CARLO GIUSEPPE BERAUDO DI ; MILANO ; GUERRA 1848-1849
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A. PONZA DI S. MARTINO
Ciò spiega l'oblio nel quale il suo nome è caduto, e dal quale meriterebbe esser tratto mediante imo studio più completo e profondo di tutta l'opera sua, qui tratteggiata per sommi capi soltanto.'
La sua permanenza a Vienna durò sino al 1834, alla qual data egli fu chiamato al Ministero. Per un anno resse il dicastero dellePinanze, e per sei quello degli Interni.
Suo primo atto fu l'abolizione del Gabinetto nero ; annullò quindi le liste di proscrizione, e si dedicò completanieaté a riordinare l'arami-distrazione. ColFediiprf 1836 pose sotto il conta-olio del governo le open di beneficenza, le cui rendite salirono da 10 a-14.- milioni in un solo anno, riformò la legge carceraria, curò il problema delle comunicazioni, sistemando le strade esfefen e; costruendone di nuove. A lui pure si devono i primi ponti in ferro ed il progetto della ferrovia Torino-Genova. JL
H pjMfco. nltra reazionario che faceva capo al conte Solaio della Margherita, non guardava senza diffidenza all'attivitàdi questo ministro che, non solo non aveva mai voluto accedere ai suoi programmi, ma non faceva mistero della propria disapprovazione verso molti atti della sua politica.
La diffidenza si mutò poco a poco in sorda ostilità. lì Pralormo non se ne dette per infcesjo e non deviò per mila dalia via che i propri convincimenti gli tracciavano : ma quando si accorse ohe il Sovrano in certo mòdo parteggiava per i suoi nomici, non ritenne consono alla propria dignità conservare più oltre M olfcère, e presentò le dimissioni ritirandosi quindi a vita privata*
Gli avvenimenti del '48; vennero a trarlo dalla sua calma esistenza di Pralormo, dove si èra assorto nella cura delle fué terre che aveva
avevano abitato lo prò vinci austrìache. La polizia vi accludeva prove irrefutabili: ohe il 8; Martin aveva percorso il Lomtedp-YeBetP in qualità di emissario di un comitato di agitazione. Il Mettermeli inviava il tutto al Pralormo accompagnandolo con una lettera in cui si diceva dolente che alcuno pensasse a turbare le buone relazioni esistenti tra Piemonte ed Austria: soggiungeva ohe questo 8. Martino non poteva lessar aha.mt ftti ou un imbévile e olnedeva1 che il E e prendesse misure contro, di lui.
Rispondeva il Ministro sardo che certamente sarebbe stato deplorevole se le relazioni tra i due Stati .avessero a turbarsi; ohe tuttavia essendo egli pralormo miglior giudice del Mettermeli nei riguardi del S. Mariano, suo parente ed amie d'-w'fanaìa, poteva assiootaro ohe non erano un fai nò un inibétffa; ohe, infine, quanto .ai provvtìditeentà ;-.aa-j prendere, Sua Maestà non aveva T>1-sogno dei suggerimenti uè del Mefcteruieh né del Pralormo (Arehivio Pralormo),