Rassegna storica del Risorgimento

BERGAMO ; MAZZINI GIUSEPPE ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1920>   pagina <70>
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quindi di poter dare al Generale Garibaldi quell'appoggio di uòmini che tanto gioverebbe alla causa nostra è di urgente necessità che qui si spediscano fucili, picche qualche pezzo di artiglieria.
Malgrado tutto però, Garibaldi bandiva la crociata col seguente proclama, ripetendo, in poca parte, il contenuto del precedente di Milano (27 luglio), che fu il primo da lui pubblicato, in Italia.
Bergamo, li 3 agosto 1848. XiaMam !
Quando Roma aveva i barbari alle porte, più numerosi delle spi­che dei suoi campi, e resi terribili dalla vittoria, Roma mandava le sue legioni in Spagna e in Africa, e le faceva sfilare alla vista degli asse­diane in segno di disprezzo.
Quando le città lombarde, stanche di gareggiar tra loro o di sop­portare le infami angherie degl'imperatori tedeschi (che si allegavano all'una, per combattere o manomettere l'altra), s'accòrgevano delle insidie di quei sucidi padroni, alzavano un grido di unione e di fratel­lanza, lasciavano l'aratro' o giuravano in Pontida di non viver sera, Schiacciavano come rettili in Legnano le nefande soldatesche del bar­baro. E oggi che un esercito italiano sta di fronte del nemico, ohe il grido dell'intiera penisola è di volere emanciparsi, oggi ohe infinite sono le risorse, di cui abbonda il nostro esercito ; nella sua retroguardia il Piemonte guerriero e splendido d'ardore, accorrendo alla voce d'I­talia ; ;!a 3jttuia, "bella sublime d'entusiasmo, ricca di inesauribili mezzi, alzata in massa ; Roma e la Toscana che tanto sangue dei martiri han già sparso per la santa causa, e che ripiene d'indicibile ardore non ci abbandoneranno per certo ; or voi popoli bellicosi del bergamasco, non risponderete alla chiamata d'Italia ; sarete meno dei prodi di Mi­lano, di Brescia, che domani canteranno l'inno della vittoria e del ri­scatto? Non abbandoniamo per Dio i generosi che combattono per la causa santa e comune ; non cada sul nostro capo la parola* del mo­rente, calpestato daiAuslaio-rw vanitevi che i popoli che si. difendono, non cadono. Sovvenitevi che 'ricaduti servitegli antichi tìranni, non vi resteranno che le lagrime, se pure vi lasceranno la vita.
tista Piazzoni e Gabriele Ciamogfti Si costituirono garanti pai Comune, e il ut*, merariò fa somantrato pe.i"maggior parto da uoniuiGrtìiautk pongono distinti Stampa e Garelli, i fratelli Moreni Ponte (S. Pietro), Frizzori, Curò, Salirai, Fuzier, Zuppiate* e Sibar, e (MnjoulJiiao, (gassseUa di Venezia, 2 ago. Sto 1848).