Rassegna storica del Risorgimento

CONFALONIERI FEDERICO; PO NAVIGAZIONE 1820; PORRO LAMBERTENGHI
anno <1972>   pagina <527>
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La iìavlgaslón a vapore sul Po 527
il suddetto ing, aggiunto ha sviluppato nel progetto in discorso onorano i suoi talenti e l'interessamento che prende pel pubblico vantaggio. (Firmato) Bro­glio . l>
Si concludeva in tal modo 1 primo tentativo di navigazione a vapore sul Po, fallito per una molteplicità di contrarietà e di eventi che avevano sopraffatto le buone intenzioni dei promotori; tra queste avversità tuttavia non ci sembra si possa annoverare Patteggiamento avverso del governo austriaco, che anzi diede il suo appoggio per facilitare la riuscita dell'iniziativa. L'attitudine delle autorità di governo fu tale da indurre ancora nel 1825, nonostante tutti i pre-fedenti, il marchese Visconti d'Aragona a fare richiesta che venisse mantenuto il privilegio a suo tempo accordato. Li cointeressati nel privilegio scriveva supplicano questo Imperiale Regio Governo perché in pendenza della Supe­riore Decisione siti detto riclamo, nulla sia innovato circa i loro diritti alla continuazione del detto loro privilegio esclusivo che si lusingano possa essere confermato da Sua Maestà .2)
Questa volta però, la risposta fu negativa: il governo dichiarò estinto il privilegio concesso anni prima al conte Luigi Porro Lambertengbi. Ma anche in questa occasione i motivi del rifiuto non vanno ricercati nello spirito di ostilità verso l'iniziativa, bensì nel fatto che il privilegio passava ad un'altra società, la ditta Gavazzi e Quinterio di Milano, che ne aveva nel frattempo fatto richiesta e che dava ben maggiore affidamento di realizzare l'impresa di quanto lo po­tessero i due primi promotori, il conte Porro in esilio ed il conte Confalonieri chiuso nello Spielberg con una condanna al carcere a vita.
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Ripercorsa passo passo la vicenda del primo sfortunato tentativo d'intro­durre la navigazione a vapore sul Po, viene spontaneo di allargare il discorso ai vari progetti e realizzazioni del Confalonieri e del Porro in quegli anni ricchi di entusiasmi rinnovatori (di cui la navigazione a vapore non fu che una ma­nifestazione) e di riproporsi il tema del significato che venne attribuito a tutte queste iniziative. La maggioranza degli storici, senza scendere ad una analisi approfondita di quelle che poterono essere le differenti motivazioni, si è limi­tata a considerare in un sol fascio le molteplici iniziative dei due patrizi lom­bardi, venendo così a porre quasi sullo stesso piano, se non d'importanza almeno d'intenti, un episodio di alto valore morale e culturale quale fu il Conciliatore, o l'iniziativa schiettamente filantropica delle scuole di mutuo insegnamento con imprese di natura ben più, pratica quali, ad esempio, l'applicazione delle macchine a vapore alla filatura od alla navigazione e l'illuminazione a gas.
Non vi è dubbio che tale impostazione sia frutto di un certo tipo di inter­pretazione che ha mirato a idealizzare i protagonisti del nostro Risorgimento, tentando di dare significato patriottico ad ogni loro azione. Tornando al caso di cui ci stiamo occupando, notiamo che gli storici ritennero per lo più di vedere nell'attivismo intenso e poliedrico del Confalonieri e del Porro la predeterminata volontà di suscitare con ogni mezzo l'avvio verso un ben preciso tipo di rin­novamento politico ; quello che avrebbe dovuto dare al Lombardo-Veneto la
n Lettera del Governo di Milano all'I. R. Direzione Generale delle pubbliche costruzioni del 1" agosto 1824, in Archivio Stato Afilano, cit.
2} Lettera del marchese Alessandro Visconti d'Aragona al governo di Milano del 27 marzo 1825, in Archivio Stato Milano, cit