Rassegna storica del Risorgimento
CALANDRELLI ALESSANDRO; STATO PONTIFICIO STORIA 1849-1853
anno
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1972
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538
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538 Giuseppe Monsagrati
nell'azione din dipi ornati ri francesi non è dato riscontrare la stessa linearità e la stessa uniformità d'intenti, poiché anasi quella loro ferma presa di posizione iniziale, tendente ad ottenere per lo Stato pontificio delle istituzioni più compatibili con le esigenze della popolazione, dovette presto fare i conti con la durezza della controparte e con la confusione e la vischiosità della situazione interna francese, e quindi gradualmente adattarsi al fatto compiuto. Il 31 ottobre 1849, giorno della cessazione <li Tocqueville dall'incarico di ministro degli Esteri, segna anche l'inizio di un diverso orientamento da parie di Parigi nei confronti della situazione romana. Per Antonelli e per tutti i reazionari la partita la: questo punto poteva dirsi vinta : d'ora in poi prevarrà la tattica irrazionale dell'istinto di conservazione, la tattica concepita nel luglio del 1849, quando la Corte di Gaeta aveva risolutamente preso il suo partito verso la Francie, e consisteva nello scartarne possibilmente gli influssi, nel contraddirne colle opere le sollecitazioni, nélTassopirne i risentimenti, nel paralizzarne gli impulsi ad agire in senso liberale con abbindolamenti e speranze vane . *' Come dimostrano chiaramente i dispacci pubblicati di recente che collegarono in un febbrile andirivieni la Segreteria di Stato alla Nunziatura di Parigi, ciò che era mancato del tutto al Governo pontificio era stata la volontà politica di correggere gli errori commessi, di procedere ad una ristrutturazione che ponesse rimedio ad una situazione che non era degenerata soltanto per le colpe della rivoluzione; sin dall'inizio quella che si impose fu una linea dura, la sola che sembrava potesse garantire la sopravvivenza delle istituzioni pontificie. Non era stato certo su sua iniziativa che il card. Fornari, nunzio a Parigi, aveva il 10 luglio fatto notare al Tocqueville come i sudditi del Papa non fossero educati per certe libertà e, ricorrendo ad una metafora sintomatica di una mentalità paternalistica, aveva spiegato che l'accordarle loro sarebbe lo stesso che mettere nelle mani di un fanciullo un'arma carica e dirgli che badi a non farsi male : 3 l'esperienza degli anni' successivi avrebbe provato a sufficienza che i figli subiscono la repressione ma reagiscono privando il padre del loro affetto. Dopo l'ostile accoglienza riservata alla lettera indirizzata da Luigi Napoleone al colonnello Ney, i governanti e i diplomatici francesi, rendendosi conto che a nulla avrebbero approdato gli sforzi per attenuare l'irrigidimento di Pio IX e dei cardinali, rinunziarono gradualmente ad esercitare la loro pressione. E il card. Antonelli, dopo aver appreso con sbigottimento la notizia della crisi ministeriale di fine ottobre Quale impressione abbia prodotto nell'animo del Santo Padre e mio un avvenimento di tal fatta, né preveduto né immaginato, è superilo il riferirlo , confidava al Fornari il 14 novembre doveva ben presto riconoscere che in fondo, nonostante la gran perdita costituita dalla cessazione del de Falloux dall'ufficio di ministro dei culti, la crisi era passata senza lasciar tracce e chiedeva quindi al nunzio di rassicurare
ohe nel cono di una conversazione con Luigi Napoleone aveva sostenuto che in quanto poi al ritorno del Santo Padre non poteva dir nulla, ma che credeva che fosse necessario che prima la città fosse purgata e che fosse sicuro di rientrarvi con tutto l'onore e senza condizioni che potessero in qualche modo indebolire la sua autorità (Le Relazioni diplomatiche jru lo Stato pontificio e la Francia rit., p. 221; ma si veda anche il dispaccio del 4 luglio, p. 213J,
>) Ibidem, pp. 268-269.
2) Fornati ad Antonelli, 12 luglio 1849, in La relazioni Ira lo Stato pontificio a la Francia cit., p. 218.