Rassegna storica del Risorgimento

CALANDRELLI ALESSANDRO; STATO PONTIFICIO STORIA 1849-1853
anno <1972>   pagina <540>
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540 Giuseppe Monsagrati
si sarebbe giammai abbassata a tale vergognosa prevaricazione ... . ') Comunque fino a quando l'amministrazione della giustizia a Roma fece capo alle forze occupanti, Calandrelli come tutti i compromessi politici non ebbe molto da temere, dato che sin dai primissimi tempi dell'ingresso nella città i Francesi intesero eseludere dai loro atti di governo qualunque provvedimento potesse aver sapore di vendetta politica e fecero di tutto per impedire agli ecclesiastici di infierire su quanta si vennero a trovare alla loro mercé: come accadde ad esempio con Giuseppe Gabussi, lo storico democratico della Repubblica romana, che riuscì a lasciare il territorio pontificio proprio grazie all'intercessione dei Francesi : Il y a beaucoup de messieurs qui ont des peccadilles à se reprocher ! Ila trouvent alors que la protection de la Franco est benne à quelque chose. Ca ne les empéche pas de dire que nous nous fèisons les complices de la Commission, que nous patronnons la proscription ! , esclamava con qualche amarezza il Cai* lier riferendo il suo caso, personalmente convinto che il Gabussi fosse loin dVivoir été irréprochable ; ciononostante, l'ex-deputato non si era peritato di fare difficoltà prima di partire per Genove: Il s*<est montré plus accomodant dès qu'on lui a parie de Bon administration à Pesaro... .2)
Poi quando, come abbiamo già visto, il Triumvirato rosso si mise all'opera, la situazione si deteriorò rapidamente, e tutti coloro che avevano appoggiato la Repubblica e avevano creduto che fosse possibile dare agli abitanti dello Stato romano una forma di governo meno oppressiva, divennero automaticamente degli indiziati Nello spazio di quindici giorni, dal 3 al 19 settembre, le autorità francesi riuscivano a fare in modo che, in forza di un'ordinanza emessa il 31 agosto dalla Prefettura di Polizia, ordinanza che imponeva a tutti gli stranieri presenti a Roma di allontanarsi se sforniti del prescritto permesso di soggiorno, 2.399 individui, di cui 1.620 nationaux établis, lasciassero la città :3) contem­poraneamente, tra i cittadini romani- quelli più esposti al pericolo di una rap­presaglia venivano posti in allarme e consigliati a tenersi pronti a fare le valigie. Dal momento che, anche se Rayneval s'era dato da fare per bien ladre coni-prendre à la Comniission que la France ne pouvait, en anemie fagon, tolérer les pursuites purement politiques e anche se i cardinali avevano preso atto della volontà francese, pure non c'era da fidarsi dei preti : ... comme en toutes choses, ila cherchent à échapper à ses conséquences, au moyen de subterfuges . 4) E Savelli, il ministro degli Interni e di Polizia, sembrava fosse spinto da una molla interiore a non dar tregua agli avversari politici del Papa, tanto era l'accanimento con cui li braccava e cercava i pretesti non le prove per colpirli.5)
i) M.CJLR C.C., b. 1164 (1).
2) Lettre* cit, p. 32.
**) Questi dati sono trotti dal dispaccio confidenziale inviato dal Collier al Tocque­ville il 19 settembre 1849 (Lettre eh., p. 95). II! ÌUWCALLI (Diario dall'anno 1849 al 1870 pubblicato per cura di R. AMBROSI DE MACISTMS e I. GHIRON, Torino, 1887, p. 200) salto la data deAl'8 settembre annotava: e In Roma vi sono ancora còrèa 40 ex rappresentanti dell'Assemblea Costituente. Si assicura che ai medesimi è stato inumalo di partire nel più breve tempo . La cifra fornita dal Roncalli è confermata dal Collier in Lettres cit., p. 32.
<) Callier a Gobineau, 10 settembre 1849 (Lettres cit, pp. 31*32).
5) Su mona. Savelli pronunciò giudizi severissimi il Callier sìa nel dispaccio del 20 ottobre a Gobinenn (Lettres cit., pp. 66*67), sia nella confidenziale del 23 settembre a Tocqueville (ivi, pp. 99*101). Più manierata la caratterizzazione che ne lasciò il DE CESARE, op. ci*/., pp. 23-24,