Rassegna storica del Risorgimento

BERGAMO ; MAZZINI GIUSEPPE ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1920>   pagina <76>
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Giovanni Costino di Mombercelli (Alessandria), Carlo Isnardi di fi-nova, Pietro Salgaro cVArzignano (Vicenza), Cristoforo Zampieri df Vicenza, Pietro Scalcerle di Tiene, Tommaso Scalfarotto di Venezia, Vincenzo Ugolini di Forlì, Pier Antonio Zamboni di Sa-cile, Luigi Za-ràttini di Ravenna. Quanti nomi di patrioti che lasciarono pagine di sacrifici e di glorie nella storia del nostro Bisorgimento ! Nel batta­glione Medici, insieme a l'alfiere Mazzini, v'erano dei giovani allora quasi ignoti, che poi furono chiari e celebrati nelle arti, nelle lettere, nelle scienze, nella politica : i due fratelli Induno, il DeAlbertis, Emilio Visconti Venosta, Carlo Guerrieri-Gonzaga, il Brioschi, il Robecchi, il Camperio, l'Archinti, il Picozzi, l'Azzolmi.
E fra gli altri, di varie Provincie, è pur schierato in perfetto ordine il contingente de* bergamaschi : gli artiglieri accanto ai loro due pezzi, il piccolo drappello dei cavalieri, il battaglione de' volontari armato da Gabriele Camozzi, coi loro ufficiali. Di questi, abbiamo già dati i nomi che potemmo raccogliere.
Fra uno scoppio di entusiasmo, Garibaldi a cavallo passa in ri­vista i suoi. Ma è un delirio quando si ferma, per salutare, davanti a Mazzini che, in segno d'onore, alta ha levata la sua bandiera. Non può non suscitare un senso arcano di commozione questo accostamento de' due grandi uomini, generale l'uno, semplice alfiere l'altro, riuniti nei giorni terribili del 1848, in cui crollarono tanti sogni e s'infransero tante speranze (1).
Fu verso le ore 8 che la colonna si pose in marcia, accompagnata per buon tratto fuori della città, sulla strada di Ponte S. Pietro, dai saluti augurali della popolazione. A circa tre chilometri da Pontida, i garibaldini piegarono a sinistra, in direzione de l'Adda. Passato il fiume a Brivio, proseguirono per Imbersago fino -a Merate, ove giun­sero alla prima ora del pomeriggio, e quivi fecero tappa. La via se­guita da Garibaldi (Brivio-Merate*Monza), come quella che tra le vie a lui consentite era la più diretta tra Bergamo e Milano, mostra che egli partendo da Bergamo non aveva altro obiettivo che quello d'ar­rivare al piti presto a Milano. Essendo la distanza da Bergamo a Mo­rate, per la via tenuta da Garibaldi, di poco più di 30 km., il passo bat­tuto dalla colonna fu di circa 6 km. all'ora (2).
(1) GUALTIERO CASXSjasjfc KW (SfvMbalvìii. Bologna, Zriiolielli, 19X0.
(2) VOLPATI, Op. Cdt-