Rassegna storica del Risorgimento

ESERCITO ITALIANO 1861-1866; STATI PREUNITARI ESERCITI 1859-186
anno <1972>   pagina <564>
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Massimo Mozzetti
. ., troppa , totale delle
t.orpi uflinau riserve
presento troppe
fanteria
bersaglieri
cavalleria
artiglieria
genio
treno d'armata
corpi diversi
istituti milit.
carabinieri
corpi sedentari
1.547
197
306
237
114
29
274
69
107
265
26.894
3.558
4.909
4.320
1.099
627
1.341
652
3.645
1.631
23.207
4.018
2.006
2.461
1.137
656
922


40
50.101
7.576
6.915
6.781
2.236
1.484
2.263
652
3.645
1.671 '
Si trattava di una forza che, in caso di mobilitazione, avrebbe dovuto com­prendere 3.195 ufficiali (i 3.135 elencati nel prospetto più 60 ufficiali assenti)2) e 83.201 uomini di truppa. In realtà, tali previsioni erano troppo ottimistiche poiché solo con l'affluenza in Piemonte di circa 11.000 volontari nei primi mesi del 18593"' la forza totale dell'esercito di campagna al 15 aprile, si avvicina a quella in organico: fanteria: ufficiali 1.569, truppa 49.741, bersaglieri: uff. 216 gregari 7.399, cavalleria: ufficiali 319, gregari 5.903; artiglieri: uff. 252 soldati 7.197; genio, treno d'armata, battaglione d'amministrazione: ufficiali 111 gregari 4.641 totale: 2.487 ufficiali e 74.881 soldati.4)
Riguardo alla provenienza-dei quadri, giova ricordare che, oltre ai Piemon­tesi, prestavano servizio, a seguito degli avvenimenti del 1848-49, numerosi uffi­ciali provenienti dalle varie regioni italiane. Ancor prima del 1859 molti di questi avevano raggiunto gradi elevati nell'esercito sardo: infatti, nella spedi­zione in Crimea, tre delle cinque brigate inviate dal governo di Torino erano al comando di non Piemontesi (Fanti, Cialdini, Gabrielli di Montevecchio). No­nostante ciò, l'assimilazione degli ufficiali di altra provenienza non era stata senza contrasti, in special modo per quanto riguarda i Lombardi il cui comportamento, anche a seguito dell'azione del Ramorino a Novara, non veniva sempre com­preso dai disciplinatissimi e leali ufficiali sardi. A conseguenza di tutto ciò, nel periodo dal '49 al '54 non pochi di essi si sentirono chiamare strangé e si 'senti­rono dire: Vvi, dopo tutt, i l'ave tradì el vost Imperatur >. Questa testimonianza
1) F. TORRE, op. cit pp. 404405.
2) Ministero della guerra, Direzione generale delle armi di fanteria e cavalleria, Relazione al sig. Ministro della Guerra intorno agli aumenti e diminuzioni verificatisi nel personale degli ufficiali dell'esercito italiano dalla annessioni delle varie provincia al 31 dicembre 1864, a cura del gen. CARLO GUIDONE, Torino, 1865, p* 11.
3) F. TORRE, op. cit,t p. 16.
4) COMANDO DEL CORPO DI STATO MAGGIORE, UFFICIO STORICO, La guerra del 18S9 per Vindipendenza dUtalia, Roma, 1910-1912, voi. 1, doc. p. 137 (ritato da qui in avanti come Relazione Ufficiale 1859).