Rassegna storica del Risorgimento

ESERCITO ITALIANO 1861-1866; STATI PREUNITARI ESERCITI 1859-186
anno <1972>   pagina <565>
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Gli eserciti premunitati e quello Italiano 565
sulla situazione degli ufficiali lombardi è resa da De Bono che aggiunge: Questa non è Savoia, perché se lo sentì dire mio padre .])
L'elemento piemontese era comunque di gran lunga predominante: in esso numerosi erano i provenienti dai sottufficiali, a cui si era fatto largamente ricorso nel 1849 per ottenere i 2.000 nuovi ufficiali necessari alla costituzione delle nuove unita con l'apporto delle quali si sperava di capovolgere il risultalo della bat­taglia di Custoza. Il contributo dei sottufficiali, alla costituzione dei quadri del­l'esercito, trovò pieno riconoscimento con la legge sull'avanzamento del 13 no­vembre 1853, che riservava loro un terzo dei posti tra i sottotenenti promossi ogni anno. Nel 1859, comunque, l'assieme dell'ufficialità dell'armata sarda si presentava come un complesso sufficientemente armonico che non mancò, di dare buona prova di sé.
Gli avvenimenti del 1859 sono noti. Ci limiteremo, quindi, a ricordare qui la loro influenza sulle compagini dei vari eserciti. L'esercito piemontese fu tra il giugno e il luglio, rinforzato da altri 10.000 volontari e da 23.000 richiamati appartenenti alle seconde categorie. Dopo l'armistizio di Yillaf ranca furono, però, congedati i 21.000 volontari e 12.000 soldati che avevano ultimato la ferma. Sul finire dell'anno l'esercito veniva nuovamente rimpinguato dalle nuove leve pie­montesi. Cominciavano a giungere i Lombardi congedati dall'esercito austriaco, alcune elassi dei quali furono inviate in congedo, altre trattenute in servizio. La consegna di questo personale da parte dell'Austria fu molto lenta, nel marzo del 1860 non era ancora ultimata; infatti, su un totale generale di 45.509 uomini di truppa restituiti, ne furono trattenuti in servizio, nella armata sarda, 37.476; di questi agli inizi di marzo solo 23.902 avevano potuto raggiungere le nuove destinazioni.2)
Alla data del 29 febbraio 1860 la forza totale dell'esercito assommava a 127.577 uomini. 3>
A questo considerevole aumento della forza aveva necessariamente fatto riscontro un aumento dei quadri i quali erano stati reclutati nel modo seguente:
provenienti dall'esercito austriaco 18
> dalle truppe parmensi 31
richiamati dal riposo 157
ufficiali che avevano servito nei dragoni lombardi nel 1849 11
sottotenenti provenienti dagli istituti militari o dai sottufficiali 1.812
totale 2.029 >
Come si vede il numero maggiore era costituito dai nuovi sottotenenti, per ottenere una considerevole cifra dei quali erano stati istituiti eorsi suppletivi dell'accademia militare di Ivrea, ed a Novara nuovi corsi, aperti anche a sottufficiali, caporali e soldati. Inoltre era stata modificata la legge sul­l'avanzamento col decreto del 14 giugno 1859. Va precisato inoltre che questi
1) E. DE BONO, Nell'esercito nostro prima della guerra, Milano, 1931, p. 21.
2) Per i dati sulle variazioni dell'esercito sardo, F. TORBE, op. citn pp. 17-20. 33. F. BAVA BECCAR IS, L'esercito halumo. Bontà, 1911. p. 38.
'*); GIBBONE, op. 7., .pi 11.