Rassegna storica del Risorgimento

ESERCITO ITALIANO 1861-1866; STATI PREUNITARI ESERCITI 1859-186
anno <1972>   pagina <581>
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Gli eserciti pre-unitari e quello italiano
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Per coi la situazione dei quadri deireserrilo italiano al 31 dicembre 1864 era la seguente:
Gradi
in serv. alt.
in disponibilità o in aspettativa

4
7
19
24
66
112
157
263
47
38
5
742
totali
6
72
83
266
284
887
3.216
3.892
6.127
205
770
119
15.927 ')
Generali d'armata
Tenenti generali
Maggiori generali
Colonnelli
Ten. Colonnelli
Maggiori
Capitani
Tenenti
Sottotenenti
Cappellani
Medici
Veterinari
totali
6
68
76
247
260
821
3.104
3.735
5.864
158
732
114
15.185
Gli elementi fin qui esaminati ci forniscono dati sufficienti per una va­lutazione d'assieme degli ufficiali e dei soldati dell'esercito italiano negli anni immediatamente successivi alla sua costituzione.
Per quanto riguarda la truppa si può affermare, senza tema di smentite, che essa, negli anni successivi all'unità, era beo lungi da costituire un insieme omogeneo. Le carenze non si fermavano qui; vi era slato, infatti, un innega-bile abbassamento di livello* Li antichi ufficiali scrive il Corsi, piemontesi, toscani, austriaci, modenesi, parmensi, guardandosi attorno e confrontando quelle milizie italiane del '60 colle altre in cui eglino avevano militato prima del 1859, esclamavano: Che differenza! Siamo tanti più: ma i cento e i mille d'oggi valgono eglino i cento e i mille d'allora? .2 E questo era scritto rife­rendosi alla situazione del 1860, prima, cioè, che entrassero a far parte del­l'esercito nazionale i coscritti meridionali del cui entusiasmo per la nuova isti turione abbiamo già ampiamente parlato. In realtà, anche se l'ordinamento rimase quello piemontese e mutò poco o per poco tempo, l'indirizzo che di fatto assunsero le Istituzioni militari, forse al di là delle intenzioni stesse delle alte gerarchie, fu quello dell'esercito numero. Sonvi scrive ancora il Corsi, oggi dì, anche Ira i militari e tra quelli di maggiore ingegno e scienza in tutti i gradi della milizia, sin negli altissimi, uomini che dallo spirito di questo secolo e da un sistema di studi in cui le scienze matematiche e fisiche preval­sero di gran lunga alle storiche e morali, furono dedicati al culto del numero e della materia. Agli occhi di costoro tutto si riduce a cifre numeriche, a for­mule e combinazioni aritmetiche, geometriche e meccaniche. Li uomini dinanzi a loro sono cifre, non fanno gran differenza tra piemontese, toscano, napoletano.
*) Ibidem, p. 70.
2) C. CORSI, op. ci/., voi. II, p. 16.