Rassegna storica del Risorgimento

BERGAMO ; MAZZINI GIUSEPPE ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1920>   pagina <78>
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dei nostri più giovani volontari ferito leggermente e senza riparo con­tro la pioggia ed il repentino raffreddarsi della temperatura, egli lo forzò ad accettare il suo mantello. Giunti a Monza, sentimmo la im tizia fatale della capitolazione di Milano, e d'un corpo numerosissimo di cavalleria austriaca stato spedito contro di noi, e giunto già alle porte opposte di Monza. Garibaldi, molto inferiore di forze* non amando esporre il suo piccolo corpo ad una certa e inutile distrazione, diede ordine di retrocedere verso Como, e mi pose con la mia colonna alla coda per coprire la ritirata... Da Monza fino a Como, sempre inseguita dal nemico, minacciata ad ogni momento di essere sopraffatta da forze molto superiori, non si sbigottì mai, rimase" unita e compatta, mostran­dosi sempre pronta a respingere qualunque attacco, e mercè U suo ar­dito portamento ed il buon ordine costrinse *il nemico a rispettarla, durante l'intero passaggio. In questa marcia, piena di pericoli e difficoltà, in mezzo ad un allarme continuo, la forza d'animo, l'intre­pidezza, ia decisione che Mazzini dimostro in un grado così rimarche­vole, e di cui egli diede in seguito tante prove in Boma, non vennero mai meno ed eccitarono l'ammirazione dei più coraggiosi. La sua pre­senza, le sue parole, l'esempio del suo coraggio animò questi giovani soldati di tale entusiasmo, ohe inoltre erano altieri di dividere tanti pericoli con lui, per cui determinammo tntti insieme con Mazzini, in cascKdi combattimento, di perire tutti- in difesa della fede di cui egli è stato l'apostolo, pronto a divenire martire, y che contribuì moltissimo a mantenere l'ordine e quella risoluta attitudine che salvò il resto della Divisione. Questi pochi dettagli sono troppo onorevoli pel carattere di Mazzini, da non permettere che 'restino' ignorati. La sua condotta è stata per noi che ne eravamo testimoni, una prova che, alle grandi qualità del cittadino, Mazzini congiunge il coraggio e l'in­trepidezza del soldato .
Anche da Como, dove-sperava di riaccendere la rivoluzione, dovette Garibaldi ritirarsi verso Luino, sempre con qualche lusinga di poter sostenersi, in attesa di favorevoli, prossimi eventi. Fallita invece ogni speranza, si trovò costretto a passare nella Svizzera ospitale, e scio­gliere rni.ti.mo resto de* suoi valorosi,, 'dopo aver fieramente protestato contro l'armistizio Salasco, a Morazzonej in titanica pugna che risol­levò per un giorno, circonfuso di nuova gloria, il tricolore italiano. B in quel giorno (26 agosto 1848) valorosamente combatterono, con Oaribaldi, anche i volontari e gli artiglieri bergamaschi
D battaglione di Guardie Nazionali Mobili del Camozzi, partito da Bergamo, avea raggiunto a Brono il colonnello bergamasco Nicola