Rassegna storica del Risorgimento

BERGAMO ; MAZZINI GIUSEPPE ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1920>   pagina <79>
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GARIBALDI E MAZZINI A BERGAMO
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Bonorandi, il quale teneva I comando di 800 volontari concittadini, destinati a custodire i valichi di Crux Domini. Il Camozzi portava al Bonorandi l'annunziò della resa di Milano, confermato dal marchese Luigi Terzi, che pure giungeva* a Breno, tre giorni dopo, con altro bat­taglione della Guardia S'azionale volontariamente mobilizzata di Bergamo. I tre comandanti, riuniti i loro militi, movevano insieme alla volta di Edolo, poi di Tirano.
Dimostrano il gran conto in cui Garibaldi teneva, fin d'allora, i bergamaschi, specialmente Gabriele Camozzi e Antonio jDavid, le sue .lettere, scritte al primo da Como e da Varese, per coordinare pos­sibilmente l'azione delle rispettive colonne. Ma le cose della guerra volgevano alla peggio, per tutti. Alla desolazione che si era sparsa in quasi tutti i corpi volontari per la resa di Milano, si aggiunsero la man­canza di un superiore comando che ne dirigesse il movimento di riti­rata, la sfiducia nel generale D'Apice, le dissenzioni e le rivalità fra vari comandanti. Effetto di questi mali, un'improvvisa dissoluzione M quelle milizie. Due terzi dei loro effettivi passarono il vicino confine svizzero e si trassero dietro, pur nolenti, i compagni.
Gl*irreparabili vuoti prodottisi in tutte le unità, costrinsero i comandanti bergamaschi, dolenti e indignati., a ritirarsi pur essi in ter­ritorio elvetico seguiti da quelli che avevano degnamente, assolti i propri doveri uno a l'ultimo. [Ridottisi in Ascona e Brissago, volevano unirsi a Garibaldi, che ancora si sosteneva su terra lombarda, e lavare così l'onta della diserzione da Tirano. Ma era troppo tardi, n dubbio, oramai diventato certezza, che proprio tiftttOi era finito, determinò la maggior parte dei Bergamaschi a passare in Piemonte, e attendervi il giorno della riscossa incorporati fifei quadri della Divisione Lom­barda (1).
Mentre tali fatti: Si svolgevano, altri pur degnissimi di particolare menzione seguivano in Bergamo. La mattina del 13 agosto, un corpo di 1400 austriaci, condotti dal maresciallo principe Carlo di Schwar-zenberg, proveniente da Milano, giunse in Bergamo e occupò la parte bassa della città. Poco dopo sopraggiunge va, dalla parte di Brescia, la divisione dei volontari comandata dal generale Giacomo Durando, che si ritirava in Piemonte. I nostri, passando in mezzo agli Austriaci, vittoriosi ma intontiti, a bandiera spiegata salirono di corsa ad occu-
(1) GIUSEPPE LodAEÉ MI-LESE,: I volontari bwgammoM mi Trentuno e in Vakamonica. Bergamo, 1897.