Rassegna storica del Risorgimento
MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO MOSTRE
anno
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1972
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pagina
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607
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Libri e periodici
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denti di Mantova non incorreranno piò in queste inesattezze , almeno per ciò che concerne la storia della loro città. Con meritoria iniziativa, il Comitato per U Conte* nario dell'anione di Mantova all'Italia ha affidato a Renato Giusti 'l'incarico di offrire agli studenti mantovani una sintesi di quello che è stato e di quello rito ha rappre-sentalo il Risorgimento nella loro citta. H risultato è questo lavoro, che alla scorre volezza del testo unisce un indiscutibile rigore storico, tanto da farne un libro utile non solo agli studenti, ma a tatti coloro che volessero avere una conoscenza più approfondita della storia di Mantova dal 179,7 al 1866. Per citi, poi, volesse andare a fondo in alcune questioni, Giusti saggiamente indica in fondo al .libro utili volami di critica storica.
ROMANO UGOLINI
Storia del Fermano, voi. II (Molte storie d'Italia, 2); Padova, Marsilio Editori, 1971, in 8 pp. 279. L. 1.500.
Chi scrive di storia locale corre sempre il rischio di cedere alle suggestioni del campanilismo, esagerando o sminuendo le dimensioni dei personaggi e degli avvenimenti che presenta. Una difficoltà del genere sembra sia stata agevolmente superata dagli autori che stanno portando avanti la Storia del Fermano, di cui è apparso il II volume, che ci interessa direttamente in questa sede, in quanto abbraccia l'arco di tempo compreso tra la sistemazione dell'Europa all'indomani del Congresso di Vienna, fino a quel ribollire di fermenti gravidi di conseguenze per il futuro che trovarono la prima esplosione e la prima stratificazione nell'esperienza della Cornane pari* rina del 1871.
Una Storia del Fermano, quindi, che ben poco cede al particolarismo, avendo sempre presente il quadro generale degli avvenimenti e del processo civile, a livello sia nazionale sia internazionale.. I vari momenti del Risorgimento italiano sono visti in connessione con i corrispettivi dell'Europa, senza dimenticare le vicende dell'America spagnola e degli Stati Uniti, il traffico degli schiavi in Africa , la. colonizzazione dell'Asia e in genere l'espansionismo coloniale delle potenze europee nella seconda metà del XIX secolo. In questa prospettiva, tutto il processo civile, sociale ed economico di una particolare regione italiana acquista una dimensione più reale
e più viva.
L'opera, che è diretta in primo luogo a studenti ed insegnanti, è slata realizzata con l'esplicito proposito di essere introdotta nelle scuole medie, al posto dei tradizionali libri di testo, dal momento che i nuovi programmi ministeriali consentono lo Btudio della storia locale. Si potrà discutere l'impostazione di fondo o il criterio storico seguito; ad ogni modo, l'iniziativa è, di per sé, un fatto positivo, anche perché apre la strada a discussioni ed approfondimenti.
Gli autori hanno scelto un'ottica chiaramente polemica, che si esplica nel tentativo di presentare un Risorgimento italiano visto attraverso gli occhi di contadini artigiani operai >, quelle classi cioè sulle quali e ha sempre poggiato l'intero edificio della sopravvivenza umana e delle sue vicende (voi. 1, p. 6). Un contro-Risorgimento, se vogliamo, che mette in secondo piano l'esperienza carbonara ed il giobertismo, il mazzinianesimo ed il liberalismo cavouriano, tatti in vario modo peccanti di insufficienza ideologica o di intellettualismo, di moderatismo o di misticismo e tutti, parimenti strumenti dei possidenti, per focalizzare l'attenzione sui diseredati - - contadini, artigiani, disoccupati , studiarne le condizioni di vita, la cattura, la supina acquiescenza ad ano Stato di cose fratto di un retaggio secolare ed i momenti brevi, seppure sempre più frequenti - - di insoddisfazione* ai fini della formazione di una coscienza di classe. Viene posta in risalto, con insistenza, la frattura, esistente, per tolto quel volgere di tempo, ira la élite* liberali (di qualunque tendenza fossero e oon qualsiasi etichetta si distinguessero ) e le classi popolari pullulanti nelle campagne e nelle periferie cittadine (efr. voi. IT, pp. 17, 21, 31...). Acquista evidenza, nello stesso tempo, la personalità e l'azione di Filippo Buonarroti.. Pertanto; il giudizio, negativo verso J!amministrazione pontificia, permane, tale anche nei confronti della.