Rassegna storica del Risorgimento

MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO MOSTRE
anno <1972>   pagina <609>
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Labri periodici
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saggi e ricerche sulla classe dirigente delle varie regioni italiane durante il periodo risorgimentale.
I saggi qui pubblicati abbracciano Tacco di tempo che va dall'epoca napoleo­nica sino all'epoca gioliitiana lp. 5) e comprendono gli studi originali di Giglio Ce­lesti, Costa, Graspano, Montale e Confessore. Da un ponto di vieta generico le consi­derazioni che, in modo particolare, sono da farsi in merito alla presente pubblica* zione tono essenzialmente due: l'uria riguarda il recente indirizzo che, nel nuovo fer­vore culturale che da qualche unno a questa parte sia interessando gran parte degli studiosi genovesi, ampliando le ricerche in un primo momento limitate all'esame e allo studio dei fenomeni economici durante il periodo risorgimentale ligure, sta inve­stendo attualmente i coevi aspetti politici e culturali ; e l'altra riguarda, come già si è accennato, l'aspetto originale dei saggi qui pubblicati, in quanto i relativi autori, travalicando i tradizionali temi costituiti dallo studio dei movimenti mazziniano e democratico, caratterizzanti in modo quasi esclusivo la precedente cultura storio­grafica ligure, e ampliando il campo dell'indagine in una visione dei fenomeni sto­rici più moderna, vengono attratti da nuòve e sempre più vaste aree della vita poli­tica e culturale della Liguria.
Gli articoli che qui sono stali pubblicati, costituenti delle primizie che i vari autori, impegnati in lavori di più ampio respiro, vogliono offrire al lettore, concer­nono, ad eccezione del primo di Laura Giglio Celesti (// Consiglio generale del dipar­timento di Genova nell'epoca napoleonica) riguardante un organo collegiale, singoli personaggi del mondo ligure ottocentesco. E cosi segnaliamo il contributo su Giam­battista Cereseto, educatore e letterato ( 1816-1858J3 pp. 25-67, di Emilio Costa, in cui tra l'altro vengono riportati i giudìzi espressi dal De Sanctis sia sul suo stile che sulle singole opere e in Appendice alcune lettere della corrispondenza avvenuta tra il Cereseto e Ignazio Buffa ed estratti del diario del Cereseto ; il contributo di Bianca Montale {Edoardo Castelli intendente generale di polizia a Genova), pp. 127-152, col quale viene messa in luce non tanto la figura amministrativa, ossia quale capo della Direzione di Polizia a Genova, quanto piuttosto quella politica del Castelli che, per i suoi profondi sentimenti liberaleggianti, riesce ben accetto agli esponenti politici genovesi, e viene riportata in appendice la parte più interessante dell'epistolario relativo alla corrispondenza tenuta col ministro Ricci ; il contributo, invece, di Ornella Confessore {Manfredo da Passano), pp. 153-199, mette in luce una delle figure più si­gnificative del mondo culturale genovese, il da Passano, non solo quale direttore per ben 36 anni, dal 1879, della Rassegna Nazionale, organo fiorentino dei cattolici tran­sigenti conciliatori ti , ma anche quale attivo partecipante alla vita pubblica e poli­tica italiana: viene ugualmente ricordato il periodo precedente al suo ingresso nella vita culturale fiorentina e decisivo per la sua formazione culturale e politica, in qua­lità di collaboratore di due periodici genovesi, gli annali Cattolici e Rivista Univer­sale, quest'ulti ma poi passata a Firenze.
In particolare ricordiamo il contributo offerto da Giuseppe Grsssano (Biografia di Emanuele Celesta. Parte prima: La formazione letteraria e politicai 1821-1846), pp. 69-125, che ci fornisce un esauriente lavoro d'insieme sul Ceiosia, sottolineando due aspetti della sua personalità: quello politico confluente, per la sua posizione mo­derata, nel movimento liberale genovese, di cui fu uno dei principali rappresentanti dal 1860; e quello letterario, sotto In cui visuale viene ricordato quale poeta e colla­boratore dell'Esperò, un giornale sorto a Genova nel 1840, ed aperto alle esigenze di rinnovamento manifcstantii nel mondo giornalistico genovese, dove i suoi scritti, a carattere patriottico, educativi, filantropici, di critica letteraria ed economici, erano ben accolti dalla massa dei lettori.
ANGELO ARO MANDO