Rassegna storica del Risorgimento
MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO MOSTRE
anno
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1972
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pagina
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615
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Libri e periodici
615
riportato, alquanto diffusamente, tutto quanto formò oggetto, distintamente per ciascuno Stato preunitario, di progettazione, esecuzione o semplice aspirazione da parte dei vati enti promotori.
La peculiarità di queste cronache ferroviarie - - rome ci sembra opportuno rilevare è che ese non riguardano soltanto l'andamento dello sviluppo ferroviario in Italia, ma che sono rivolte anche a sottolineare alcuni aspetti della polìtica degli Stati preunitari dapprima e successivamente dello Stato italiano, di cui tale fenomeno fu espressione e condizione. Molto interessanti inoltre appaiono alcune proposizioni circa 1 importante funzione esercitata dalle ferrovie e rivolta a tutelare sia gli interessi commerciali o industriali e i bisogni dell'agricoltura, sia gli scopi politici e militari, quali principalmente la difesa dello Stato: sotto quest'ultimo aspetto già alcuni commentatori dell'epoca esaltarono, in occasione delta seconda guerra d'indipendenza, la provvidenziale funzione delle ferrovie del Regno Sardo, quale mezzo di trasporto rapido ed efficace di masse militari e quale strumento validamente cooperante per il conseguimento di pronti e fortunati eventi in tale campagna (pp. 107-108). Ma altro aspetto che le cronache mettono in luce - - a volte trascendentale anche agli scopi dei pregettatori od esecutori delle varie imprese o società ferroviarie fu lo spirito unitario che l'ineluttabile viluppo della rete ferroviaria doveva rafforzare. E così, qua e là per il testo, l'A. non manca di porre in evidenza come, a proposito della realizzazione della linea Piacenza-Parma-Bologna. effettuata dall'ingegnere Protche, di nazionalità austriaca, quest'ultimo non previde di trovarsi partecipe ed artefice della rapida e felice avventura annessionistica dell'Emilia e dei Ducati (p. 113); e altrove, nell'accennare al divario esistente nella situazione ferroviaria tra il nord e il sud dell'Italia, afferma che ben diversa era stata... la realtà delle regioni settentrionali, dove i binari, prolungandosi, acceleravano l'unione di territori artificiosamente staccati (p. 118).
In appendice, infine, sono riportati interessanti prospetti e dati statistici riguardanti lo sviluppo ferroviario durante Unterò periodo considerato, ossia dal 1839 al 1870 (pp. 213-233).
ANGELO AROMANDO
RICCARDO CERULLI. Giulianova 1860. 2* edizione riveduta e ampliata (In appendice: Il lido di GiuUanova - Profilo storico); Teramo, Abruzzo oggi, 1968, in 8", pp. XVI-373. S.p.
CABLO LUIGI BOZZI, Sagritelo e la sua storia; Udine, Pro Loro, 1969, in 8", pp. 112. S.p.
NICOLA ALESSANDKELLI, Cassano Murge nel Risorgimento Contributo alla cronistoria di un paese di Puglia dalla Monarchia borbonica alla Repubblica italiana, con prefazione di MICHELE VITERBO; Bari, Grandolfo, 1969, in 8, pp. Vl-517. L. 4.000.
Si è voluto spesso considerare la storia regionale come una storia di secondo ordine, cui ci si accostava Con una certa sufficienza, dimenticando che, talvolta, delle alate sintesi sono state possibili grazie appunto a quella storia regionale tanto poco apprezzata. Ove si eccettuino ricostruzioni eminentemente patriottiche e tese soprattutto a rinvenire eroi o martiri dove non potevano, esserci, uno sguardo rivolto alla vita di paesi o di cittadine durante il nostro Risorgimento ci offre lo spunto per una storia fatta non solo di grandi nomi o di e grandi avvenimenti, ma anche della piccola 9 gente, non sempre tesa a ricercare le grandi idealità, ma mollo spesso intenta a riguardare i risvolti pratici degli avvenimenti. Abbiamo qui riunito tre esempi di storia regionale, tre cittadine - - Sagrado. Giulianova e Cassano Murgc ohe, ciascuna in epoca diversa, hanno avuto modo di apparire sulla scena della grande storia: molto opportunamente, però, gli A A. non si sono riferiti solo a quei momenti, ma hanno allargato il campo dà ricerca, offrendoci cosi un'idea più completa della vita di quelle cittadine, prima, durante e dopo l'epoca risorgimentale, con particolare riferimento agli aspetti demografici e al tipo di economia.