Rassegna storica del Risorgimento

MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO MOSTRE
anno <1972>   pagina <616>
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616 Libri e periodici
11 nome di Sagrado è legato alla Grande Guerra: le prime quattro battaglie del' l'Isonzo la videro al centro dell'offensiva italiana ed i nostri soldati ebbero non poche perdite per la sua conquista. Alla Grande Guerra, quindi, e giustamente dedicata beone parte del libro ma, come l'A. sottolinea, la posizione strategica di Sagrado posta in una ansa dell'Isonzo in un punto favorevole all'attraversamento pose la cittadina nella poco fortunata condizione di dover subire le conseguenze di tutte le guerre che interessarono il Friuli fin dal Medioevo. Tutto questo è narrato dall'A. con scorrevo­lezza e fluidità, senza che mai. però, eie vada a discapito di una rigorosa fedeltà alle fonti*
Venendo a parlare di Giuliano va, l'interesse suscitato dal lavoro di Riccardo Gentili è indicato dal fatto che il libro è giunto alla seconda edizione. Bisogna subito sottolineare come il titolo possa -trarre in errore: solo cinquanta pagine vengono dedi­cate agli avvenimenti del 1860, mentre per il resto l'A. esamina la vita di Giulianova durante l'Ottocento eotto vari profili: dall'artistico luna menzione a parte meritano, a questo proposito, le numerose fotografie) all'economico, dagli aspetti sociali a quelli letterari. Alla fine di questo studio. l'A. ha posto come appendice un breve excursus storico su Giulianova dall'epoca romana fino ai nostri giorni.
Dall'Abruzzo alle Puglie, da Giulianova a Gassano Murge. Questo libro è risul­tato vincitore di un concorso per il miglior lavoro su un comune del Barese durante l'età del Risorgi mento. La presenza di illustri studiosi nelle Commissione esaminatrice - presieduta da Michele Viterbo, cui si deve anche la prefazione al libro - - ci dà la misura, più di qualsiasi discorso, del valore di questo studio. Anche in questo caso l'A. ci offre un quadro dettagliato detta situazione detta cittadina sotto il profilo culturale, sociale ed economico prima di affrontare direttamente il tenia risorgimentale. Di grande interesse è l'appendice in cui l'A., dopo aver riunito i nomi dei primi citta* dini, dei Segretari comunali e degli arri preti di Cassano dal 1792 al 1967, pubblica l'elenco dei Cassanesi aderenti alla Carboneria nel 1820.
ROMANO UGOLINI
GIOVANNI QUARANTOTTI, La seconda dieta provinciale dell'Istria (25 settembre 1861-17 febbraio 1867) in Atti e memorie della Società istriana di archeologia e sto­ria patria , XIX ns.t Trieste, 1971, pp. 193-235.
Corredato da una ricca silloge di documenti, tratti delle Certe Salata, il presente studio del Quarantotti viene opportunamente ad integrare la Storia della dieta del Nessuno dallo stesso Quarantotti pubblicata nel 1938, ed a chiarire qualche problema relativo appunto al carattere e all'attività della seconda dieta, mentre la Giunta della prima rimase al suo posto e svolse coscienziosa opera nelle persone del capitano pro­vinciale Giampaolo Polesini e degli assessori, dell'aprile al settembre del 1861.
A noi Interessa soltanto rammentare l'intervento del governo viennese e del Luogotenente del Litorale, barone Burgcr, relativamente alle elezioni che dovevano riuscire favorevoli agli intendimenti politici dell'Impero austriaco: interessa rilevare l'influenza del partito italiano o l'intervento - - nella lotta - - del clero, dei pretori (capi dei 16 distretti dell'Istria), del Burger in particolare. Nonostante 'l'estraniarsi detta lotta elettorale degli esponenti del liberalismo, otto liberali vennero eletti; essi "però deposero il loro mandato, allineandosi con gli astensionisti dette Venezia, e la­sciarono mano libera agli intrighi governativi contro la libertà del voto. Il Governo d'altra pòrte, se voleva che la seconda dieta funzionasse, dovette nominare persone adatte alle cariche (Capitano e sostituto) secondo le viste del governo ed anche secondo gli interessi della regione; la dieta, conservatrice e non separatista come la precedente, ebbe tuttavia una corretta condotta amministrative e politica, nel rispetto per le tradi­zioni nazionali dell'Istria venete. Nelle elezioni successive, dal 1867 in avanti, non ci furono illeciti interventi da parte di organi governativi, mentre si stabilizzava per molti decenni una situazione politica, atta luce delia corrente liberale italiana.
RENATO GIUSTI