Rassegna storica del Risorgimento
MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO MOSTRE
anno
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1972
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pagina
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625
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Libri e periodici 625
tura di Terra, l'Associazione degli eludenti di giurisprudenza accusava come responsabile dolla crisi politica del Paese la Facoltà di Diritto (e quandi l'Università) che non aveva saputo preparare gli amministratori dello Stato usciti dalle sue aule, affermai) do che questa era, appunto, la funzione precipua che il Paese affidava alle strutture universitarie (t. 1, p. 177).
L'Uruguay fu, forse, uno dei primi Paesi del mondo che, in tempi a noi vicini, affidò agli studenti la responsabilità della partecipazione al Governo dell'Università. È, un provvedimento che risale al 1908 che, poi, è stato successivamente perfezionato tanto che attualmente l'Università è diretta da tre componenti in modo paritario: docenti, ex allievi ed allievi. É un processo continuo di osmosi fra l'Università ed il Paese e fra questo e quella e l'Università, pertanto, più intimamente che in altri Paesi in cui sono più chiuse le strutture universitarie e più distaccate dai centri operativi del Paese, sente i contraccolpi di tutti gli avvenimenti che esaltano o -turbano la vita nazionale. Fino a che punto ciò sia avvenuto negli ultimi anni non è materia dell'opera di cui ci occupiamo ma è oggetto di riflessione per chi segue con acuto interesse le vicende di un Paese che fu di esempio al Continente ed al mondo per il suo rispetto per le libertà democratiche e per l'alto grado di cultura della sua popolazione in ogni sua componente.
Un'ampi bibliografia e gli indici completano i due volumi dei testo; i due volumi di documenti raccolgono pagine fondamentali per la conoscenza dell'evoluzione culturale e politica dell'Università montevideana; fra queste ricordo quelle di Eduardo Aeevedo, Carlos Vàz Ferreira, José Enrique Rodo, Emilio Frugoni, Mario Cassinoni, che si riferiscono a metodi, strutture, azione, orientamenti dei plaustro universitario.
L'opera è dedicata alla memoria del compianto rettore Mario A. Cassinoni, medico insigne che dedicò la sua vita alla scienza ed alla scuola, anzi è il frutto di un concorso bandito per fendere omaggio a questa guida infaticabile della gioventù colta uruguaiana. Sia consentito a chi scrive (che Io ebbe amico e io seguì per alcuni anni) di rendergli omaggio presentando quest'opera che, pur non avendo riferimenti specifici al Risorgimento italiano, testimonia dell'opera e dell'apporto dato alla vita universitaria del Paese anche da numerosi studiosi, rettori, presidi di Facoltà, uomini di scuola di origine italiana, figli o nipoti degli emigranti italiani giunti in quelle con* tir ad e dalla fascia alpina o dalle regioni meridionali d'Italia e particolarmente dalla Liguria e dalla Campania. Accanto ai nomi già citati potrei ricordare quelli di Luigi Andreoni, degli Armand-Hugón (Valdesi della Val Pelli ce), di Eugenio Baroffio, di Luis Bóttaro, di Luis De Stefania, di Angel Maggiolo, di Rodolfo Mazzera, di Americo Ricaldoni e di tanti altri. Essi partecipano intensamente alla vita della loro Uni* versila e si mescolano attivamente nella vita democratica del loro Paese, come è documentato in queste pagine.
SALVATORE CANDIDO
FRANCO BONBLU, La crisi del 1907. Una tappa dello sviluppo industriale in ltalta Torino, Einaudi, 1971, in 8, pp. 242. L. 3.500.
Sebbene possa sembrare contraddittoria la terminologia di crisi del 1907> e una tappa dello sviluppo industriale in Italia usata dal B. rispettivamente per il titolo e il sottotitolo dell'opera, essa va spiegata nel senso che la fase congiunturale, che stava per colpire nel 1907 il mondo finanziario e imprenditoriale in Italia, doveva risultare alla fine, proprio per la unione degli sforzi e degli intenti maturatisi e rivolti a superarla, come una prova salutare per il futuro evolversi dell'industria italiana ovvero, per dirla con la stessa espressione dell'autore, l'andamento della vicenda da lui descritta lasciava una eredità che sul momento poteva anche non essere valutata ma che in una prospettiva meno immediata doveva rivelarsi non priva di conseguenze e, comunque, ricca di insegnamenti (p. 151).
Le cause della situazione, in un momento delicato in cui Fltalia si era avviala a divenire un paese industriale (p. 53), vanno individuate nella grave depressione del mercato dei valori mobiliari che in quell'epoca colpì, in modo particolare, la