Rassegna storica del Risorgimento

GALLETTI GIUSEPPE
anno <1973>   pagina <4>
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Alberto M. Ghisalberti
Assemblea Costituente e ai era esposto sul campo il 30 aprile e nello scontro di Velie-tri e nella difesa dei Monti Parioii, gli avevano conferito qualche di­ritto a non essere del tutto cancellato dal ricordo. ''
Ben visto un tempo da Pio IX e non subito sgradito dopo la sua fuga, come ci sembra dimostrare certo biglietto, forse redatto il 6 dicembre, dopo un colloquio con il cardinale Castracane, presidente della Commissione go­vernativa creata dal pontefice il 27 novembre, quasi certamente nella stanza stessa del cardinale a palazzo Doria, biglietto nel quale gli si prometteva di non imputargli né il durare nel posto [di ministro], né gli òtti che fosse ob­bligato di /ore, e lo si invitava ad astenersi per quanto può da quelli sovver­sivi della Sovranità e -a procurare che nulla s'innovi nella forma odierna di reggimento.2) ma, dopo l'esperimento repubblicano, segnato a dito come in­grato e traditore in Italia e fuori da tutti i fautori del Governo restaurato.
Vuoisi che il Galletti asseriva con maligno sarcasmo l'Osservatore Ro­mano ex curiale, ex avvocato, ex ministro, ex generale, 3> ex presidente della Romana Assemblea, nella Spezia si occupi ora della Storia militare della defunta Romana Repubblica. A ninno meglio che a Ini cerco conviene l'incarico! A lui, che come tante altre gran meraviglie della gran Repubblica, fu un gene­rale improvvisato! A lui perfetto conoscitore della prospera e dell'avversa for­tuna della sostenuta guerra, come pei fasti, e non diremo già dei furti, del Ministero appunto della guerra! farà ei brillare non poco le bravure dell'ex* ministro sig. Campello nel disorganizzarne l'armata e dilapidarne i fondi a vantaggio suo e dei suoi.4'
Ma anche dall'altra parte non mancavano recriminazioni ed accuse. Se qualcuno non dimenticava l'ostentata devozione al pontefice che l'aveva am­nistiato - anche se certo opuscolo scoperto da Giovanni Maioli e ristu­diato con l'appoggio di notevoli documenti dal Masetti Zannini legittimava qualche dubbio -, altri aveva notizia, forse, di singolari confidenze al cu­gino Rizzoli. Si pensi a quanto aveva scritto il 24 novembre del '48, giorno.
i) Oltre alla Mia prigionia cìu, ved. del Galletti Intorno alla, pretesa sconoscenza verso Pio IX, Genova, Ferrando, 1850; Memorie intorno ai fatti accaduti in Roma nel 1846 e 1849 ed osservazioni sulla condotta degli amnistiati, Bologna, Monti, 1863.
2) Facsimile del biglietto, un tempo in casa Galletti a Ruma, in A. M. GHISALBERTI, Il tramonto di un ministro di Pio IX, in Roma , a. IX (1931), p. 29.
3) Combattente nelle file della Civica bolognese nel '33, s'era guadagnato il grado di capitano alla presa di Cento e, comandante della 6* compagnia mobile di Romagna, il 16 gennaio 1832 aveva partecipato allo scontro di Cesena. La nomina a generale dei carabinieri, su pressione dei Circoli, è del 21 novembre 1848. Dal 28 aprile 1849 a metà maggio fu anche capo di Stato Maggiore dell'esercito repubblicano.
4) Osservatore Romano, . I, 2 novembre 1849. Forse l'accenno va oltre il Campello e mira a colpire anche Alessandro CalandreUit ministro della guerra fino al 19 api-ilo e più tardi membro di quello che Mazzini chiamerà Triumvirato della pace, con. Livio Mariani e Aurelio Saliceti: ved. GIUSEPPE MONSAGHATI, Un episodio detta seconda restaurazione pontificia: il caso Calandrala, ón. Rassegna storica cit., a. UX (19721, pp. 530-562.