Rassegna storica del Risorgimento

GALLETTI GIUSEPPE
anno <1973>   pagina <5>
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. Ultime delusioni di G, Galletti 5
fatale; 0 Costituente o rovina, Io parlo d'una Costituente che non abbatta i Governi ed i sovrani attuali, altrimenti sarebbe ineseguibile senza una rivo­luzione, d'una Costituente invece che li tenga fermi, e deliberi sugli interessi nazionali . Non meno significativa e non meno impegnativa la dichiarazione del 2 dicembre:
Occorre prudenza e coraggio insieme; occorre fissare una linea certa, e concorrere tutti in essa, respingendo chi vuole oltrepassarla, e stimolando chi non vorrebbe giungere fin là. Questa linea è la Costituente: queM che vorreb­bero la Repubblica bisogna frenarli, perché questa ci distaccherebbe da Toscana e da Piemonte; quelli che non vorrebbero una larga Costituente bisogna con-durveli.
Le critiche a Mazzini, dopo il 6 febbraio, ridestano in lui giudizi severi sulTaxttico Triumviro anche per eventi del passato, come quelli del 1849 a Roma, rammentati in una lettera allo scultore Cevasco. Sappiamo, del re­sto, che egli, presidente dell'Assemblea Costituente, si era deciso a favore della Repubblica solo al momento della votazione finale nella notte dall'8 al 9 febbraio. Non sorprendono, quindi, le accuse, lamentate in altra lettera al Rizzoli del 2 gennaio 1849, dei snoi amorosi cittadini, . fra le quali la mi­nore era la taccia di essere salito al potere per trame, per ambizione, per interesse . Qualcun altro, a Marsiglia, giungerà fino a propalare ingiusta­mente, che aveva tenuto corrispondenza con Gaeta... ')
Quale fosse il reale stato d'animo verso Mazzini e, come ho dimo­strato altrove, anche di altri moltissimi repubblicani del '49 romano lo attesta una lettera dell'Archivio Valerio nella Biblioteca provinciale di To­rino, la cui conoscenza debbo alla cortesia della direttrice della stessa, Sig.ra M. R. Demicheli Paci, che qui pubblicamente ringrazio.
Marina di Montevecchio, 20 novembre 1854 Mio caro Valerio,
mi è pervenuto fra queste rupi un giornale in cui è inserita la tua risposta a Mazzini: bravo, mio caro amico, bravissimo! Io me ne sono compiaciuto e mi
J) Le lettere al cugino In GIOVANNI MA IOLI, G. G. nella sua corrispondenza con An­gelo Rizzoli, in Rassegna storica dU, a. XXIV (1937), p. 1928, 1930; quella del 1 marzo 1853 a Giambattista Cevasco è ricordata in ACHILLE NERI, Museo del Risorgimento [tu Genova!. Catalogo, Sr parte, Homn-Milii.no, Alfieri e Lacroix, s. a., p. 164, ove le lettere all'amico scultore sono riprodotte per estratti. Per le accuse corse a Marsiglia e attri­buite a Olimpiade Meloni, che si offese del sospetto, GHISALBERTI, 17 diario d'esilio <-ii p. 19. Le stesse idee sulla Costituente, del resto, le aveva esposto al Consìglio dei deputati nella seduta del 25 novembre 1848, in CAMERA DEI DEPUTATI, Le Assemblee del Risorgimento IRomaì, Roma, 1911, voi. H, p. 60. Ved. G. MAZZINI, Scritti editi e inediti f.S.EJ.1, Imola, Galea li, 1923, voi. XXXVI, p. 170, lettera alla madre, 1 dicem­bre 1848, p. 202, 8 dicembre, per i giudizi sol Galletti, forse tomienzatì, come -ritiene il Menghim, proprio da quel discorso.