Rassegna storica del Risorgimento
GALLETTI GIUSEPPE
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1973
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pagina
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Ultime delusioni di G. Galletti
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Ma anche se lo assicurava che ce ove le circostanze lo richiedano il Ministero che ho l'onore di presiedere farà assegnamento sopra il concorso che la S.V. è pronta a prestare , nessuna offerta concreta gli venne mai latta.l)
Sulla fine del mese, o ai primi del successivo, il Galletti fu tentato di rinnovare la domanda, ma il 'frammento di minuta autografa di un'altra lettera non si tramutò mai in un testo realmente spedito: in ogni caso, nei tempi lontani in cui lavoravo in casa delle sue discendenti, non c'era traccia di risposta. La minuta che ho riprodotto mezzo secolo fa ci illumina sulle illusioni che il patriota bolognese si faceva sulle proprie capacità militari e sul potere di attrazione che avrebbe ancora potuto esercitare il suo nome dieci anni dopo le vicende romane.2) Aveva un Dell'insistere: La gentilissima di lei lettera del 4 aprile scorso nella quale ani si assicurava che si sarebbe fatto assegnamento su di me, mi fa sperare che ne sia giunto il desiderato momento , anche per lui prevalsero sull'animo di Cavour, come per altri, patrioti della vigilia, le <t cattive inimicizie paesane di cui parla il Comandini, e l'eco di quelle accuse che antichi compagni di cospirazione, qualcuno anche di governo, si compiacquero di imputargli, insistendo, soprattutto, su quei sentimenti repubblicani dei quali, invece, si dubitava dall'altra parte della barricata. Perché, come già sappiamo, se i monarchici continuavano a tenerlo in sospetto di incallito repubblicano, i repubblicani di stretta osservanza lo giudicavano, se non un eretico o un apostata, per lo meno un assai tiepido democratico.3)
Amarezze e delusioni non gli mancarono fin dal momento di un suo primo ritorno in patria. Una lettera al Cevasco, parzialmente edita dal Neri e qui riprodotta integralmente, ce ne dà la prova. La sua sfiducia nei preposti al governo in Bologna e il suo pessimismo sulla situazione gli fanno persino temere una restaurazione pontificia ...
Arrivai a Genova fino dall'undici luglio chiamatovi urgentemente dai casi sviluppatisi nella Romagna: a Genova ebbi l'annunzio fatale dell'armistizio che suonava pace; tuttavia volai a Torino, e colà ricevetti l'annunzio non più fatale, ma ferale della pace. Tornato a Genova con una gamba offesa dalla riapertura di una vecchia ferita dovetti coricarmi: una reaipola e la febbre mi incatenarono al letto per 12 giorni; quando credetti potermi reggere volli fare una corsa in Bologna per baciare almeno la mia terra natale e dare un fiore e una lacrima sulla tomba de miei genitori che perdetti durante l'esiliai colà pure ricaddi malato e ieri feci ritorno col cuore pieno di angoscia e di sfiducia per lo stato di
1) La lettera, il coi originale era in allori tempi in caso Galletti* è pubbli rata in LEONE CARPI, R Risorgimento italiano* Milano, VnlJnrtH, 1883* voi. Ili, p.. 112.
2) GHJSALBERTI, Scrìtti autobiografici o! p. 25.
3} Cospirazioni di Romagna e di Bologna nelle memorie di FEDERICO COMANDINI ... a cura di Alfredo Comandini, Bologna, Zanichelli, 1899, p. 46 n.; GHISALIIEIITI, Scritti autobiografici cdt, pp. 25-26.