Rassegna storica del Risorgimento

GALLETTI GIUSEPPE
anno <1973>   pagina <10>
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Alberto M. Ghisalberti
quo* luoghi. Un Governo di uomini inetti che sì illudono e illudono gli altri, di uomini che non hanno verun tatto politico ha aumentato la sfiducia della popo­lazione: rividi i parenti, gli amici, e la mia culla col più soave piacere e la più dolce commozione, ma ne partii senza rincrescimento. Veggo sull'orizzonte i primi sintomi di una restaurazione che potrà forse essere raddolcita, e contentare qualcuno; me giammai. Dio faccia che io mi inganni! *>
Tornato a Genova scrìveva, cinque giorni dopo, al Rizzoli per racco­mandargli Giuseppe Gabussi che stava partendo per Bologna, ottimo di principi, e puro, ma è un uomo che si lascia trasportare troppo nelle sue idee, senza guardare se siano adatte al momento, e che purtroppo non fece mai del bene ove pose le mani, ma invece del male prima a sé, poi agli altri... . Singolare presentazione per lo storico della rivoluzione romana, al quale il Galletti aveva fornito in passato molte informazioni di prima mano sugli eventi del '4(9. 2) Ma quando scriveva al cugino aveva ancora l'animo esulce­rato per il modo come era stato accolto nella sua città natale. Non parlo delle cose nostre, perché dopo quello che vidi in Bologna mi sembra di non avere neppure più ardire di chiamarle nostre, ma doverle chiamare cose d'altri!! Eppure io credeva d'avere bene meritato del mio paese! .
All'indomani, in altra lettera al Rizzoli, nella quale non è alcun accen­no ad una qualsiasi minaccia di arresto, troviamo invece nuove interessanti conferme della sua inquietudine e della sua ingenua aspirazione ad essere chiamato ad un elevato comando militare accanto all'amico e ... collesa Ga-ribaldi. Siamo al momento della creazione della Lega militare dell'Italia centrale.
Garibaldi verrà al comando della nostra armata, ma io credo che se non muta i capi attuali, egli non potrà metterla in quel piede che è necessario per renderla compatta e fiduciosa. Benché io sia di grado uguale a lui ed a Roma avessimo entrambi il comando di una divisione scrive con la generosità di mi Giulio
t) NERI, op. cit., p. 156, Genova, 7 agosto 1859. I brani giù riportati dal Neri sono in corsivo.
2) AI Museo Centrale del Risorgimento a Roma si conservano le lettere del Galletta al Gabussi per le Memorie per servire alla storia delia rivoluzione degli Stati Romani daLCelevazione di Pio IX al Pontificato sino alla caduta della Repubblica Romana, Gè* nova, R. I. de' sordo-muta, 1851-1852.
3) MA 101.1, G.-C nella sua corrispondenm vcc, cit, p. 139. Pia tardi, con evidente esagerazione, in una rapida biografìa solo parzialmente edita scriverà che: il Governo, o per meglio dire la consorteria di coloro che avevano profittato di quelle exrcotanze per cuoprire i seggi più ulti e più lucrosi gli mosse occulta guerra e sussurrando al­l'orecchio del dittatore Farmi e de' suol amici che egli era un repubblicano pericoloso, fu dato l'ordine di cacciarlo da Bologna. Ne fu avvertito, e col cuore profondamente ferito per si ignominiosa ingiustizia, riparti e ritornò in Sardegna , GHISALBEKTI, Scritti autobiografici VÀI.. pt 25. Angelo Brofferio si farà raccontare drammaticamente la vicenda dal Gabuai incontrato a Bologna, / miei tempi. Memorie, Torino, Biunrardi, 1860, voi. XIV, pp. 50-51.