Rassegna storica del Risorgimento

GALLETTI GIUSEPPE
anno <1973>   pagina <11>
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Ultime delusioni di G. Galletti
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Cesare , pure con Garibaldi mi contenterei discendere di un grado e rima* nergli subalterno come generale di brigata. Io so die ae fossi posto alla testa di un corpo verso il confine, carabinieri e linea papale disertano in massa per venire sotto -alle mie bandiere, e che potrei rendere servizi importanti. Credo che la fiducia rinascerebbe in quei corpi che giacciono ora in uno stato non bello..
A parte quella dei corpi , non gli mancava certo la fiducia in sé stèsso'...
Con quelli cui tu sai poter dire ima parola con frutto mostra l'opportunità della mia scelta, e quanto a Garibaldi so che egli sarebbe assai contento di avermi al fianco. Non perdere tempo ed alla folla che mi chiama avvocato, come se Bologna fosse agli antipodi di Roma, ove tenni il comando di una divisione, ove a Velletri e in Roma stessa contro i Francesi fui sempre alla testa delle mie truppe, a questa folla fa conoscere che l'avvocato morì, ed ora non vive che il soldato, che il generale il quale desidera di morire per il suo paese. ')
Tra le lettere del Galletti al Cevasco conservate a Genova ne esiste, in copia, una che, per la forma e lo spirito che la anima, si differenzia sensi­bilmente dalle altre di questo periodo. < Copia di lettera del generale Giu­seppe Galletti a me diretta e spedita da Valerio a Torino , è scritto dal Ce­vasco sul testo trascritto dal Codignola. Il Neri, forse turbato dai giudizi espressi, ha preferito non darne l'ampio riassunto offerto in altri casi, limi­tandosi a uno scarno cenno con la citazione che qui si trascrive in corsivo di due soli piccoli brani. D'altra parte, è singolare davvero scoprire un Gal­letti benevolo al Farini, al Cipriani, al Fanti, lui cosi avverso alla a setta moderata, fattosi inoltre censore severo della credulità di Garibaldi e. aggra-
1) MA IOLI, G. G. nella sua corrispondenza ecc. ci*., p. 1940. Genova, 13 agosto. Ancora il 19 gennaio del '60, ivi, -p. 1942, a proposito di un ano dono inviato al Museo, sì lamentava perché sul Monitore si era avuto paura di dargli il titolo di generale: eppure mi fa riconosciuto dal ministero piemontese, vale a dire dal Re che oggi governa Bologna. I papalotti non me lo possono ricusare perché lo ebbi dal Papa e non dalla Repubblica; i liberali egualmente, perché riconosciuto dal Re galantuomo .
2) NERI, op. eh., pp. 165-166. Per l'interpretazione garibaldina di quel periodo e di quegli eventi eh*. Le Memorie di Garibaldi nella redazione definitiva del 1872 a cura della Reale Commissione, Bologna, Cappelli, 1932 (Edizione nazionale degli scritti di Giuseppe Garibaldi), voi. Il, pp. 389405; i documenti in Scritti e discorsi politici e militari, ivi, 1934, voi. IV, pp. 188-215. Il punto di vasta del Fanti ha trovato il suo tenace assertore in FEDERICO CARANDINI, Manfredo Fanti- generale d'annata. Verona, Civelli, 1872, pp. 271-301. Per le vicende della Lega veti. REMATO EUCBMIO RIGHI, 5ui/a via dell'unificazione italiana* La Lega militare (1859-lBtìO), Bologna, Tamari, 1959. Si tenga presente il giudizio del Cipriani : Garibaldi per troppo cuore italiano ma coit nessuna intelligenza di quel che è possibile ed opportuno. Fanti por tema di lotta aperta con Garibaldi e con la sua popolarità, Farina per troppa amicizia verso l'uno e l'altro, avevan portato la questione dell'Italia Centrale, questione vitale per l'Italia, sull'orlo del prBcipMo , LEONETTO CIPBIAN-I, Avventure della mia vita, pubblicate e annotate da Leonardo Mordini, Bologna, Zanichelli, 1934, voi. II, pp. 181-185. Il Galletti era tra i corrispondenti del Valerio, ved. Attcsto COSTOUERO, Il carteggio Valerlo nel Risor­gimento italiano, in Rassegna storica eit., a. VII (1925), p. 270.