Rassegna storica del Risorgimento
BARBIER AUGUSTE
anno
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1973
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pagina
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22
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Henry Coht
che trovavano oppressivo, evasione anche dal trascorrere del tempo. Là, in presenza dei resti delle civiltà passate* potevano evocare il clima di Roma antica, del Medioevo e del Rinascimento, nutrirsi di vecchie tradizioni culturali. L'Italia moderna non aveva importanza per la generazione nel 1830: ealvo qualche eccezione, la loro visione evitava l'attualità, tesa invece al passato glorioso, di cui non restavano che testimonianze pallide e sfigurate.
Questi viaggiatori cercavano d'immergersi nella bellezza incantatrice e varia che offriva loro la penisola. Per essi, come per i Francesi dell'epoca rinascimentale, essa era il giardino d'Europa, uno scenario tranquillo e squisito al tempo slesso; nessun altro paese era così stimato per quella moda d'esotismo, per quella evasione nel tempo e nello spazio con cui i romantici tentavano molto spesso di alleviare il male del secolo . Nella sua bibliografia sui viaggi in Ita* lia di cui resta traccia negli scritti apparsi in Francia nel XIX secolo, Gian Carlo Menichelli ha presentato una lista di 1675 titoli! *)
Le memorie di Barbier portano a credere che il viaggio dovesse servirgli d'antidoto morale: se la condizione sociale della Francia aveva provocato le sue forti satire liriche, aveva al tempo stesso profondamente ferito la sensibilità del poeta.2) È vero che gli aspetti più piacevoli dell'Italia gli avrebbero anche offerto ispirazione: i capolavori della pittura, della scultura e della architettura, i bei paesaggi e le incantevoli città sono tutti vivacemente descritti ne II Pianto. Tutta questa bellezza, però, non era bastata ad attenuare le facoltà critiche del moralista: i suoi occhi e il suo cuore si erano rivolti all'Iialia sofferente. Muovendosi in un paesaggio di glorie antiche in grave decadenza, il suo sguardo si era fermato quasi istintivamente su quanto sottolineava il declino tra la grandezza passata e la degradazione moderna.
Quello che distingue II Pianto dal resto della poesia francese contemporanea è dunque il tema della crisi sociale e politica di una nazione prigioniera, impoverita, malata e demoralizzata. Gli accenti elegiaci sono testimonianza della varietà lirica dell'autore. Ma il mito del riposante bel giardino > cede presto davanti alla verità storica, e Barbier, con la sua messa a punto della malattia sociale del paese, con la sua previsione della esplosività latente e con il suo incoraggiamento alla rivoluzione, ha ben diritto, quantunque straniero, di essere qualificato poeta del Risorgimento .
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Contemplando l'oppressione dell'Italia, Barbier è soprattutto colpito dal decadimento dei valori tradizionali, dal declino delle arti e della morale, dalla mancanza di un orientamento cosciente e dalla perdita del senso storico. A un certo momento la sua pietà cede alla disperazione:
<Tout ici, jusqu'au noni, s'affa ce des mémoiree, Et quand vcras domandez: Qua jadis là vivai-I? Le penule indifférent vous répond: Qui le sait?
(< Le Campo Vacano )
') GIAN CARLO MEMCIIEI.LI, Viaggiatori francesi reali o immaginari neW Italia dell'Ottocento, Roma, Edi/.ioni di storia e letteratura, 1962.
2) AUGUSTE BABBIKII, Histoires de voyuge, souvenir et tableaux, 1830-1872, Paris, E. Denta, 1880.