Rassegna storica del Risorgimento
ABERDEEN, LORD GEORGE HAMILTON GORDON DI; CARTEGGI ( GLADSTONE-
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1973
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Le lettere di Gladstone
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poetico un vero avvenimento . > Queste parole, scritte il 6 agosto 1851, sono quasi un presagio di ciò che avvenne il giorno successivo durante la famosa seduta della Camera dei Comuni, ove un'interpellanza del deputato Lacy-Evans provocò la requisitoria del ministro Palmerston contro il Regno di Napoli. Questo intervento clamoroso, accompagnato dalla diffusione presso tutte le corti straniere delle lettere di Gladstone da parte degli ambasciatori britannici, secondo le istruzioni di Palmerston, provocò un'enorme sensazione in tutta Europa: le denunce di un deputato erano avvallate dall'intero governo inglese.
Immediatamente non vi fu giornale che non prendesse posizione: da una parte alzarono la voce i difensori del governo di Napoli, i conservatori impauriti da ogni spinta in senso liberale e soprattutto dalla audace politica estera inglese, dall'altra si schierò un vasto settore che andava dai democratici ai liberali più timidi, senza escludere tutti quei moderati contrari ai soprusi e alle violenze.
Ma prima dell'intervento di Palmerston, la stampa aveva cominciato ad interessarsi delle lettere. Già da tempo alcuni giornali del Regno di Sardegna, come II Risorgimento, si erano occupati della grave situazione venutasi a creare in Napoli dopo il colpo di mano reazionario del 15 maggio '48.2) Il processo contro la setta dell'unità Italiana era stato seguito seduta per seduta tramite i resoconti stenografici trasmessi in tutta segretezza da uno dei principali -imputati, Carlo Poerio. 3)
L'opinione pubblica piemontese era, quindi, al corrente della triste e grave situazione di Napoli, testimoniata poi dall'ondata di profughi, esiliati, fuggiaschi, che all'epoca dei processi, soprattutto quello riguardante i fatti del 15 maggio, avevano trovato rifugio in gran numero in Piemonte e Liguria. A chiarire ogni dubbio, Giuseppe Massari aveva pubblicato nel '49 1 casi di Napoli dal 29 gennaio 1848 in poi. Questo libro aveva fatto conoscere le disavventure del partito liberale napoletano fino alla sua violenta soppressione. In occasione del singolare intervento di Gladstone, Massari, come già accennato, fu il più risoluto diffusore delle accuse contro il governo di Ferdinando H, sia tramite la pubblicazione di alcuni opuscoli, sia attraverso le pagine dei giornali4)
1) Al signor Guglielmo Gladstone parole di gratitudine di Giuseppe Massari ex deputato al parlamento napoletano, in Lettere di Guglielmo Gladstone e di Giuseppe Massari cài-, p. 2; Gladstone volle ringraziare il Massari per l'interesse mostrato alla sua iniziativa con una lettera del 23 agosto '51 proveniente da Ha lev, Stenebri clge. conservata nel Museo Centrale del Bisorgimento, Carte Massari, busta 383, n. 74: I bave read your lettor and tbe publication aceompanying it vidi the liveliest pleasure, though not witboul a sense that your warm interest in tbe questi on of ncapob'ian iras-gorernmeat and your kindly feetings bave induced you lo ascrib to me botili inerii and dislinctiora far beyond my due .
2) /{ Risorgimento pubblicò quasi quotidianamente lunghi articoli sulle sedute del processo, dal 12 grugno 1850 al 22 novembre dello stesso anno.
3) NUNZIO COPPOLA, Voci dal carcere (da carteggi di detenuti politici per i fatti dal 1848), in Rassegna storica del Risorgimento, a. XLVffl (1961), fase. II, p. 229.
<) Dalla fitta conrìspondenza con Costanza Arconati abbiamo la possibilità di conoscere le impressioni pia immediate e genuine del Massari di fronte allo scalpore suscitato dalle famose lettere su Napoli. Il 25 luglio '51, venuto a sapere dell'opuscolo di Gladstone, cosi Massari scriveva tra la gioia e l'amarezza: È giunto qui un opuscolo di Gladstone mille cose napolitani?: è una vera meraviglia. Ho sperimentato un vero sentimento d'orgoglio nel vedermi citato da tanto uomo e quel dt'e più confermate le mie opinioni. Ecco la differenza: un inglese onesto va a Napoli e vi torna