Rassegna storica del Risorgimento

ABERDEEN, LORD GEORGE HAMILTON GORDON DI; CARTEGGI ( GLADSTONE-
anno <1973>   pagina <34>
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Maria. Gaia Gajo
L'esule meridionale infatti cercò ài dare la più vasta pubblicità e risonanza alle denunce del Gladstone, inviando l'opuscolo da lui tradotto, a note persona* lità italiane e non,1' sollecitando a volte, come ad esempio nel caso di Gioberti,2' un intervento nella polemica in corso.
con l'animo indignato e scrive parole energiche e generose: io conosciuto personal­mente da tanti come galantuomo scrivo delle cose di Napoli ed i miei detti non sono credati o son tacciati di esagerazione e non rincontrano nessuna simpatia presso gb' Indiani. Bisognerebbe non essere uomo per non sentirsi compreso da profonda grati indine verso lo straniero che compatisce i vostri dolora, e per non disprezzare prò* fondamente i vostri concittadini che non vi credono quando dite il vero . Passati dieci giorni, però, Massari etra tatto preso dall'ansia di agire: ... dopo la pnbblicazione di qraeUe lettere di Gladstone scriveva il 5 agosto sempre a Costanza Arco-nati io ho la febbre addosso: finalmente è stata resa giustizia al mio povero paese: finalmente il mio Carlo (si tratta di Carlo Poerio) -' 'ha (trovato un uomo, che lo amava quanto lo amavo ed amo io! . Queste due lettere sono conservate presso il Museo Centrale del Risorgimento, Carte Arconafi, busta 56, fase 30 (6-9).
) Tra le personalità direttamente interpellate dai Massari figura il ministro ple­nipotenziario britannico a Torino, Sir Ralph Abercromby, il quale appoggiava l'opera ài diffusione promossa dall'esule meridionale sia inviando copie dell'opuscolo su Na­poli ad amici inglesi, sia informando degli orientamenti della stampa e dell'opinione pubblica del suo paese. Tout bon Itali en devrait travailler maintenant à ne pan gfiter la bornie positdon qn'à pxise la questura IudAenne en Aingleterre, en empechant que des opinions Mazziniennes o-u Repnblicaines vinsseot de nonveau degouXer l'opinion puMique . Inoltre l'Aberoromby forniva al Massari alcune notizie provenienti dal ministro plenipotenziario inglese a Napoli, Lord Tempie. Lee domile quTSl'le renf erme Sur t.out ce qui se passe dans ce moment à Napies sont vraùment désolant, et offrent, je le crains, peti d'espoir d'une prochaine umelioration . Cfr. Lettere di Ralph Aber­cromby a Giuseppe Massari, Torino 15 agosto '51 - Torino 25 ottobre '51- conservate presso il Museo Centrale del Risorgimento, Carte Massari, busta 383, fase. 36 (1-2). Anche Michel Auguste CIiiim.bo.lle. deputato al parlamento francese e direttore del-VOrdre, fu interpellato direttamente dal Massari, cui premeva assicurarsi l'interesse e l'appoggio della stampa estera. Lo Chambolle, ringraziando dell'opuscolo con la tra­duzione delle lettere del Gladstone, inviatogli appositamente, assicurava al Massari il proprio favore alla causa italiana. Je crois contine vous que la demagogie n'a pas de meilleur allié que le despotisme, et que l'ordre n'est vraiment possible qu'avec une poilitique libérale et moderne. Tonte ma vie j'ai combatto les excès de quelque pari qu'ils vinsseot. Je fai s des voeux pour le triomphe de la cause que vous avez noblement déf end uè et pour l'affranclùsseniem de l'Italie . Lettera di Michel Auguste Cham­bolle a Giuseppe Massari, Parigi 6 settembre '51, Museo Centrale del Risorgimento, bu­sta 383, fase. 21. Mussaci inoltre, aveva una fitta corrispondenza con amici emigrati a Londra e Parigi, i quali erano attenti a trasmettergli articoli e pubblicazioni a propo­sito della questione di Napoli. Do Londra scrivevano Giuseppe De Vincenzi e Antonio PanJzzà, dando notizie, soprattutto il secondo, della situazione nùnisteriale inglese, da cui dipendeva in parte la politica italiana. Cfr. lettera di Giuseppe De Vincenzi a Giu­seppe Massari, Londra 17 ottobre '51, e due lettere di Antonio Panizzi a Giuseppe Massari, Londra 5 gennaio '52 e 2 febbraio '52, Museo Centrale del Risorgimento, Carte Massari, busta 383, fase. 20 e fase. 16 (1-3). A Parigi invece c'era Giuseppe Pisa* udii, altro emigrato meridionale, il quale oltre a trasmettere gli artìcoli dei giornali maggiori di Francia, consigliava al Massari un elenco di persone fini inviare la tradu­zione delle famose lettere. Cfr. Lettere di Giuseppe Piwmelli a Giuseppe Massari, Pa­rigi 15 ottobre *5i e 6 gennaio *52, Museo Centralo del Risorgimento, Carte Massari, busta 383, fase. 86.
2) Cosi infatti Massari si rivolgeva 1*11 agosto '51 al Gioberti che stava terminando
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