Rassegna storica del Risorgimento
ABERDEEN, LORD GEORGE HAMILTON GORDON DI; CARTEGGI ( GLADSTONE-
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1973
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Ledettero di Gladstone
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MA, accanto al Massari, bisogna ricordare un altro importante e noto sostenitore dell'operato di Gladstone, Luigi Carlo Farini. Questi noi suo libro da poco pubblicato, Lo stato Romano dall'anno 1815 all'anno 1850* aveva fatto un quadro della deplorevole situazione dei territori pontifici simile in molti punti a quello denunciato successivamente in modo così clamoroso da Gladstone riguardo il Regno borbonico. Il libro di Farmi riscosse un certo interesse anche all'estero, tanto da avere una edizione inglese curata proprio dal Gladstone e che fu pubblicata qualche mese prima delle famose lettere. Tra i due uomini vi erano quindi legami e orientamenti in comune, sottolineati dal Farini stesso in una lunga introduzione dedicata al Gladstone e aggiunta alle successive edizioni dello Stato Romano . *> Oltrelutto dalle pagine del Risorgimento, di cui era diventato allora direttore, Farini non mancò mai di dare all'amico inglese l'appoggio più incondizionato.
La stampa, infatti, fu il principale agente diffusore delle lettere e del successivo intervento di Palmerston, al di fuori dei canoni diplomatici, per obbligare le corti europee a prendere alto dell'effettiva situazione di Napoli. E questo provocò la polemica in molti paesi, che più o meno ufficialmente reagirono alla condotta del ministro degli esteri inglese. La stampa francese, inglese, austriaca, spagnola, belga, della Confederazione germanica, e naturalmente quella di tutti gli Stali italiani, compresi i possedimenti austriaci, fu sollecita ad occuparsene. I giornali italiani non potevano evitare di prendere al più presto posinone, essendo logicamente i diretti interessati; alcuni pubblicarono pezzi originali, altri si limitarono a riportare brani o interi articoli di altri quotidiani. Un'ampia panoramica della stampa inglese e francese, si può trovare sul Risorgimento, che fu il giornale più interessato alla polemica sollevata da Gladstone. Da parte opposta, naturalmente, i giornali di tendenza clericale o strettamente conservatrice si preoccuparono di diffondere le voci di biasimo verso l'atteggia-mento del Parlamento inglese di fronte ad un governo amico ed alleato come quello borbonico. C'è da notare come nell'accesa polemica entrarono solo in minima parte i giornali di Napoli, che assecondavano, così, il tentativo del governo di far passare sotto silenzio quel momento critico. Mentre, infatti, da più parti era richiesta una decisa smentita alle accuse di Gladstone, Napoli soltanto
il suo ultimo scritto politico, Il Rinnovamento : L'opuscolo di Gladstone è una vera manna del cielo, e e siete a tempo aggiungetegli qualche parola di lode nel vostro nuovo libro. Gioberti-Massari. Carteggio (1838-1852), pubblicato e annotato da Guatavo Balsamo Crivelli, Torino, 1920, pp. 486-489. Ma Gioberti, come aveva preannunciato precedentemente per lettera all'amico Massari, -non potè citare se non di scorcio, nei quadro generale della politica napoletana dopo Novara, l'opera di Gladstone ... clie acquistò in pochi giorni una celebrità europea... essa scriveva Gioberti vince di peso una condanna giuridica e capitalo per l'autorità dello scrittore e l'efficacia del vitupero... lo scritto dell'iliin-tre Inglese ha un pregio comune a pochi libri ; cioè quello di fare che chi aspira a combatterlo, non riesce che a confermarlo... . VINCENZO GIOBERTI, Del rinnovamento civile d'Italia, Parigi, 1851, tomo I, p. 443, nota 1. 1) Farini in seguilo continuò a rivolgersi al Gladstone, coma difensore della canea Italiana, ogni volta che l'appoggio inglese si presentava essendole per la politica degli Stati della penisola. Cfr. gli opuscoli La diplomatie et la tjuestion italienna , Torino, 1856 e Lettre* sur .Ics affuires tFItàlie par Luigi Carlo Farini , Paris, 1860.