Rassegna storica del Risorgimento

ABERDEEN, LORD GEORGE HAMILTON GORDON DI; CARTEGGI ( GLADSTONE-
anno <1973>   pagina <37>
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Le lettere di Gladstone
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Intanto anche La Croce di Savoia iniziava da parte sua a riprodurre le let­tere di Gladstone tradotte, però, dal Massari: si accusava 11 Risorgimento di aver dato una versione non fedele al testo originale, purgata dei brani troppo com­promettenti per la politica estera piemontese. n
Bisogna premettere che, prima della famosa seduta del 7 agosto, ove Pai-merston dichiarò alla Camera dei Comuni il proprio giudizio negativo sugli af­fari di Napoli insieme all'intenzione, però, di procedere cautamente, perché non si è creduto dovere del governo britannico il fare una formale rimo­stranza al governo dà Napoli sopra una materia che si riferisce interamente alle cose interne di quello Stato ,2' la polemica era solo agli inizi e non si pensava che potesse avere un successivo sviluppo così importante. Da parte reazionaria, infatti, ai tentò di minimizzare le denuncio considerandole un semplice plagio dei resoconti falsi e faziosi pubblicati da giornali come II Risorgimento e II Cor­riere Mercantile;3) oppure si prendeva atto dell'avvenimento manifestando una pensierosa sorpresa per l'autorevole personalità dei protagonisti.4)
In generale i primi commenti furono piuttosto pacati e cauti, considerando appunto il caso nei limiti di una protesta privata. Unica voce decisa a lanciarsi all'attacco contro i governi assolutisti e le opinioni retrive, fu quella dell'Ita­liano, giornale che non risparmiò dori giudizi agli avversaci per tutto il tempo che durò la polemica. s>
suoi amica politici ciò che essi lian prodotto in Italia, quando bau legato le mani a Lord Palmerston, quando si son messi d'accordo coi conservatori di Parigi, quando bau lasciato fuggire il momento in cui un alto di suprema giustizia la rivoluzione sici­liana poteva esercitare sopra un tiranno che già solleva le vìscere de' parliti più freddi >. Parole di gratitudine volle esprimere un uomo di popolo , come si auto­definisce, Vincenzo Albarella nell'opuscolo intitolato L'Italiano Vincenzo Alborella fra le pene dell'esilio questa lettera narrando del popolo di Napoli a Guglielmo Gladstone scriveva, Torino, 1852. Di parere opposto era l'opuscolo -anonimo Risposta di un ita­liano a due lettere del signor Gladstone a Lord Aberdeen, Italia (Genova), 1851.
') La Croce di Savoia, 31 agosto; la traduzione si prolungò quasi ininterrotta­mente fino al 18 settembre.
2) U Risorgimento, 12 agosto.
3) R Cattolico, Genova 2 agosto.
4) 72 Giornale del Trentino, in un articolo riportato dal Costituzionale il 9 agosto, considerava giustamente la portata delle accuse da parte di un cosi autorevole perso* naggio soprattutto per quanto riguardava la situazione della penisola e della sua popo­lazione, per la prima volta considerata, da parte conservatrice, non più rivoluzionaria o settaria, ma degna di essere protetta e pacificata. Stessa moderazione di giudizi ma­nifestava il Lombardo Veneto il 6 agosto: con una certa soddisfazione il -giornale di Venezia annotava che eia stampa inglese comincia ad occuparsi dà qualche cosa altro che non eia il bill dei titoli ecclesiastici* il Morning Chronicle fa una severa critica degli atti del governo napoletano giudicato da William Gladstone.
5) li giornale di Torino si scagliava contro gli avversari politici che, puntando sull'avvento di un ministero conservatore in Gran Bretagna in vista di -chissà quali appoggi, ti trovavano ora di fronte alle accuse di un membro tira i più rappresentativi del partito tory. * Ebbene, queste parole sono la vostra condanna. Ah! Quando avete desiderato un tal ministero in Inghilterra non v'aspettavate certo a ciò! Non sape­vate che un protestante anche codino prima di tutto è amico della verità, e che non ha come voi in serbo la un'elastica, coscienza restrizioni gesuitiche... , ma, e ...nomo gravissimo, e membro di un ministero inglese, che persino all'epoca dei Bandiera fa