Rassegna storica del Risorgimento
ABERDEEN, LORD GEORGE HAMILTON GORDON DI; CARTEGGI ( GLADSTONE-
anno
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1973
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pagina
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42
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*2 Maria Gaia Gap
qu'importe la vérité a Lord Palmerston, qu'importe l'exactitude des faits a relui doni la condrite polilique se règie sur le mensonge? Qu'importent la boxine- fot et la justìce à celili qui. pour arriver à Paceoniplissem ent de Bea coupables des-seins 8ur la Sicile se fait le plus chaud parlisan des idées r e volulionnsores? Qu imporle un mensonge de plus et une calomnie de moina au ministre brouillòn qui metirait le leu à l'Europe entière ai l'Europe entière le laissait faire?J)
E continuando sullo slesso tono: je vous accuse, vous Lord Palmerston, d'avoir protégé. atimttlé, le zete des meneura révolulionnaires. qui, en 1848 et 1849, ont rouvert la Péninsule de sang et de ruines .2) Un tale attacco alla politica di Palmerston non poteva troppo giovare al Governo napoletano che, più che attizzare il fuoco, voleva evitare il pia possibile le polemiche con Londra
Quasi contemporaneamente al Balleydier si gettò nella polemica un pubbli* cista inglese, uomo di fiducia dell'ambasciatore napoletano a Londra, Carlo Mac Parlane, che suscitò invece un alto interesse.4) Il suo scritto, definito dal Massari, che ne curò la versione italiana interpolandola con numerosi sferzanti commenti, schifoso libello ,5) era improntato a un tono volutamente sarcastico e superbo, preferendo usare l'ironia per smentire le affermazioni di Gladstone. Tenero come io sono della santa causa dell'ordine, ed affezionato alla maggior parte degli nomini che ora compongono il gabinetto di Sua Maestà delle Due Sicilie uomini ai quali per moltissimi anni fui legato co* più stretti vincoli d'amicizia non posso astenermi dal tentare di far manifesto alla S.V. (Lord Aberdeen), che le due lettere a voi dirette dall'onorevolissimo rappresentante di Oxford, dalla prima sillaba sino all'ultima non sono che una serie dei più madornali strafalcioni e dei più falsi rapporti ch'io abbia veduti, anche in questo perìodo whig-radicale .6) Ingiusta vittima delle calunnie risulta quindi il Borbone, la cui unica colpa è individuata dal Mac Parlane nell* aver mostralo troppa dolcezza, e nell'aver troppo facilmente perdonato hi ogni cosa .7)
In Inghilterra l'opuscolo fu accolto da critiche severissime.8) Ed il motivo fa individuato nel particolare carattere che il pubblicista volle dare alla sua con-rotazione: infatti questa avrebbe avuto maggior peso se non avesse tentato di
1) ALPHONSE BALLEYRIER, op. cit., p. 7.
2) Ibidem, n. 8.
3) L'ambasciatore napoletano a Londra, Castolcieala, si lamentò che il Baileydier avesse troppo espUcfottunente attaccato Palmerston invece di G-laustone, attirando quindi una maggiore osti li là da parte di un certo ambiente politico (inglese al governo 'napoletano. Or, RAFFAELE COTOGNO, Ancora su le lettere di William Ewan Gladstone a Lord Aberdeen, in Archivio pugliese, a. 1 (1914), fase. TV, p. 274.
*) Si tratta de // governo napolitano ed il signor Gladstone, lettera al conte di Aberdeen- in risposta alle due lettere recentemente indirizzate a S. Signoria dal molto onorevole G. B> Gladstone, deputato al Parlamento per l'Università di Oxford. Di CARLO MAC FARLANE, In // Signor Gladstone ed il governo napolitano, raccolta di scritti hu torno alla questione napolitano, per cura di GIUSEPPE MASSARI, Torino, 1851.
5) Ibidem, p. 138.
*) Ibidem, p. ISO.
*) Ibidem, p. 212.
8) Artìcolo del Morning Chronicle tradotto dal Risorgimento il 18 agosto, ove il Mac Farlane era definito mal augurato oriti ore... ài nalunnùutore, l'insultatore di quegli infelici che sono ora in balia di coloro clic lo pagano.... Uguale atteggiamento assunse VExaminer in un lunghissimo articolo (tradotto anch'esso dal Risorgi-mento il 25-26 agosto, ove prendeva minuziosamente in esame l'opuscolo.