Rassegna storica del Risorgimento

ABERDEEN, LORD GEORGE HAMILTON GORDON DI; CARTEGGI ( GLADSTONE-
anno <1973>   pagina <45>
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Le lettere di Giaciutone
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raggiunsero mai una vera pericolosi là: la loro diffusione fu scarsa e il tentativo di fornirli di un valore ufficiale inviandoli alle varie corti europee non ebbe successo. ') Soltanto Vitaliano non frenò le sue ire rivolte, ancora una volta contro i governi retrogradi, i quali se * col denaro hanno trovato parecchi paras­siti affamati che hanno tentato difendere il governo di Napoli, ciò non ha fatto che rendere il trionfo della verità più niaraviglioso, più rapido, più certo .2) Ultima in ordine di tempo, usci la risposta ufficiale del governo borbonico,a) dopo le pressioni provenienti dagli alleati francesi e dopo il non troppo soddi­sfacente esito degli opuscoli del Mac Farlane e del Gondon. Anche hi questo caso si tentò la diffusione per via diplomatica a tutte le corti europee, seguendo l'esempio di Palmerston, ma non fu raggiunto Teff etto sperato: la risposta, in­fatti, non proponeva argomenti originali e abbastanza validi da intaccare le ac­cuse di Gladstone.4) Eppure il deputato inglese, riconoscendone il valore di smen­tita ufficiale, volle dedicare all'opuscolo alcune riflessioni, sempre sotto forma epistolare.5) Il tono e le espressioni usate da Gladstone sono differenti dalle sue precedenti lettere: si nota una moderazione e una certa tendenza a indie­treggiare su posizioni meno accusatorie ed estremiste,6j pur continuando a soste nere senza timore di sbagliarmi che l'apologia del governo napolitano serva assoluto silenzio intorno a nove decimi delle mie principali asserzioni.7) Il tono della risposta ufficiale ispira all'uomo politico inglese una certa fiducia e ottimismo nella buona volontà di alcuni ministri napoletani e del Re stesso ad agire per migliorare lo stato di cose. Ciò però non elimina il fermo auPaut: o il governo napoletano vorrà separarsi da quelle sozze iniquità, od altrimenti sor­gerà la quistione se giusto o savio appoggiare e sorreggere la dottrina di coloro che insegnano i re ed i loro governi esser nemici naturali dell'uomo, tiranni dei corpi, profanatori delle anime. E se noi non assentiamo a queste massime dob-biarn volere che ogni Stato d'Europa, ogni uomo pubblico... si separi da un go­verno di quella fatta, e declini la menoma complicità morale o partecipazione con esso, finché la immensa montagna di debiti per esso sollevata non venga eguagliata al suolo e ridotta in polvere .8'
1) Nel caso del Mac Farlane, abbiamo già riportato il netto rifiuto dì Palmerston alla diffusione dell'opuscolo; mentre per il Gondon le voci che annunciavano l'inten­zione del ministro Baroehe di far giungere a tutti i membri del corpo diplomatico francese all'estero la risposta del redattore dcWUnivers, si rivelarono infondale. Cfr. La. Croce di Savoia, 21 settembre.
2) Vitaliano, Gazzetta del popolo, 30 agosto.
3) Cui abbiamo già fatto cenno a proposilo dei giudizi del Risorgimento e del
Times.
*) // Risorgi mento, 25 settembre. Lo stesso afferma RAFFAELE COTURNO, Le lettere di W. E. Gladstone al lume di nuovi documenti Hi., p. 150.
3) Si tratta dell'Esame della Risposta ufficiale del Governo Napolitano del molto onorevole Guglielmo Gladstone, versione dall'inglesi: per Giuseppe Massari, Torino, 1852.
*) Tra l'altro ritira le accuse di torture fisiche agli imputati e dichiara inesatta l'effettiva durata dò alcune condanne.
7) Esame della Risposta ufficiale del Governo Napolitano cit., p. 9.
) ìbidem, pp. 76-77.