Rassegna storica del Risorgimento
ABERDEEN, LORD GEORGE HAMILTON GORDON DI; CARTEGGI ( GLADSTONE-
anno
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1973
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Maria Gaia Gajo
Nel frattempo i partigiani del Borbone avevano colto qualche successo, di cui naturalmente fecero tra gran chiasso. In primo luogo, il destinatario delle lettere di Gladstone, Lord Aberdeen, aveva dichiarato pubblicamente di non gra-dire il ruolo impostogli perché non poteva condividere senza riserve le accuse dirette al governo di Napoli." Altri ripensamenti si verificarono da parte degli organi di stampa più. legali alle tradizioni conservatrici, i quali a un certo punto ebbero paura dell'appoggio incondizionato fornito alle denunce di Gladstone, e ad successivi passi di Palmerston. il Times che, tramite un corrispondente a Napoli, aveva continuato a sostenere l'utilità di ristabilire legalità e libertà nel regno borbonico, oppresso da un regime oscurantista,z) aveva il 13 settembre latto alcune ritrattazioni, soprattutto riguardanti il Poerio, non più considerato un moderato, martire della reazione, ma anehe egli immischiato in oscuri maneggi settari.3) Precedentemente anche il giornale cattolico, il Tablet, dichiarava di dover fare delle parziali ritrattazioni. 4>
Ma tutto ciò non servì a sconfessare le accuse fatte a ragion veduta dal Gladstone: il meccanismo messo in moto dalle famose lettere non fu ostacolato seriamente dalle numerose voci in difesa di Ferdinando H. Però gli effetti si notarono solo a lunga scadenza: 5) i tempi non erano ancora maturi per un sostanziale cambiamento politico e Punica ripercussione immediata provocata dalla gigantesca polemica fu un'accentuazione dei rigori nei confronti dei prigionieri
1) In realtà Aberdeen ebbe l'impressione di essersi spanto troppo oltre la linea politica tradizionale del suo partilo e i rimproveri giuntigli dai colleghi conservatori europei lo convinsero a far marcia indietro. D'altra parte, concedendo il suo favore al degno e meritevole proposito del Gladstone. l'ex ministro conservatore aveva sperato di poter limitare l'azione ad un passo privato evitando interventi diretti negli affari interni di Napoli. Cfr. JOHN MORLEY, op. cil., pp. 394 sgg. A questo scopo cercò la mediazione dell'Austria, ma Schwarzenberg mostrò poca sollecitudine alla richiesta di Aberdeen e solo dopo un mese si risolse a rispondere altezzosamente. Ormai, visto l'insuccesso del tentativo e il disinteresse del ministro dell'interno Fortunato agli avvertimenti amichevoli provenienti da Londra, Gladstone si era deciso al passo risolutivo, dando per scontata l'approvazione di Aberdeen. Ciò mise l'ex ministro nei guai perché si trovò forzatamente coinvolto in un'azione che non approvava e che si rivelò, soprattutto, uno strepitoso successo per il suo avversario politico Palmerston. Cfr. Ruc-CEBO MOSCATI, Ferdinando 11 di Borbone nei documenti diplomatici austriaci, Napoli, 1947, pp. 134 sgg.
2) Articolo del Times riportato dall'Opinione il 22 agosto.
3) L'articolo fu pubblicato da molti giornali come VArmonia del 19 settembre, Il Cattolico del 22 e l'Osservatore Romano del 27. Anche in Francia ebbe una certa .risonanza: cfr. l'articolo della Gazette du Midi, in Confutazioni alle lettere del Signor Gladstone cit., pp. 27 sgg.
4) Cfr. La Bilancia 6 settembre, e //. Conservatore Costituzionale il 9.
5) Cosi commontava amaramente il Massari il fallimento di una rapida soluzione della sotte toccata agli infelici compatrioti: Purtroppo però ho perduto ogni speranza di miglioramento per i miei infelici amici, che gemono in carcere, e quel ch'è peggio, l'attenzioni; dell'Europa distolta da cose maggiori non si rivolge più a quei martiri eroici ed immacolati, che espiano colpe commesse da altri e portano il fio dei peccali della demagogia, la quale a Napoli, come altrove, ha tatto perduto . Gioberti-Massari. Carteggio cit., p. 509.