Rassegna storica del Risorgimento
UNIVERSIT? ITALIANA AUSTRIA
anno
<
1973
>
pagina
<
55
>
L'Università italiana in Austria 55
possibilità di contrapporre runa all'altra le duo nazionalità adriatiche. In questo approccio politico-nazionale la stessa auspicala penetrazione tedesca nel Litorale attraverso la frequenza alle università austro-tedesche11 è totalmente priva di ogni connotato culturale; in un momento storico in cui l'elemento austro-tedesco e ancora in larga parte anazionale, coesivo, austriaco > in senso gesamtstaatli* cher, alla cultura tedesca si attribuisce tt compito di consolidare le istituzioni statali nei Kronlànder di confine. La posizione dell'autorità governativa è quindi sin dall'inizio fortemente negativa, ed è caratterizzata da alcune motivazioni che ritroveremo nel lungo e tormentato cammino della questione universitaria italiana in Austria. Alla intransigenza governativa si contrappone, sin dall'autunno 1866, la richiesta ufficiale delle rappresentanze italiane mirante ad ottenere un'università od almeno una accademia giuridica.2) Questa rivendicazione rimane, perlomeno allo stadio del postulato di principio dato che per oltre un trentennio non sembrano esistere le obiettive condizioni di fatto per il suo soddisfacimento una costante nel quadro del programma nazionale degli austro-italiani.1)
È verso l'inizio dell'ultimo decennio del secolo, quando l'agitazione nazionale si è fatta più generale ed acuta, e quando anche nel settore universitario la resistenza tedesca all'istituzione di università non tedesche in Austria si è fatta insostenibile, ' che la questione universitaria italiana supera la fase della riven-
*) Kellersperg ritiene anche, che la prospettiva di dover compiere gli studi uni versatali in una sede tedesco, induceva un buon numero di studenti medi italiani e frequentare le scuole tedesche, per evitare l'insorgere di difficoltà linguisti oli e all'inizio dell'università.
L'istituzione di una l'acuità italiana avrebbe perciò frenato lo sviluppo delle scuole medie germaniche e quindi la penetrazione germanica ai confini meridionali della monarchia. Questo argomento andava sottolineato, in quanto ritornerà frequentemente negli anni caldi della polemica sull'università.
2) Cfr. il testo delia petizione della Dieta triestina per una facoltà giuridica italiana, in data 24 novembre 1866, in FEHDINANDO PASINI, L'Università italiana a Trieste. Firenze, 1910 (2 voi.), voi- H, pp. 35-36.
Un'analisi delle petizioni di Diete e Consigli comunali italiani, dirette ad ottenere la concessione di un'università è in GlUUO CESARI, Una storia quasi secolare, L'Università di Trieste, in Rivista Mensile della Città di Trieste, 1938, n. 4, pp. 51-52; e ScHJFTOKit, La rivendicazione delVUnìversUà, pp. 119-120.
3) Cfr. PASINI, L'università italiana, voi. 1. pp. 8-11.
Cfr. a titolo esemplali calavo, e con riferimento a situazioni geografiche e temporali diverse, S.A.W., KabinettKanzlei, 1869/3513; VAW., Ministerium des Innern, Frh'si-dutle, n. 3, K.n=tónknd 31, b. 955,1871/5082, e b. 958,1893/68; AA.EJP Correspondence Pnlitiqiie dea Consuls, Autriche, tomo 42, Trieste, n. 4, 16 ghigno 1880.
È intorewnnte rilevare che sin ila questo periodo di incubazione del problema, vi aie rivolta da porte sud-slava agili italiani un'accusa non certo intendala che verri ripetuta nella fase acuta della Universitiitsjrage, quella cioè di aspirare stila uni-versila, e di negare contemporaneamente agli sitivi meridionali il soddisfacimento dei bisogni aeoiaatirj miche più eleni Nitori nelle zone bilingui'; dir. ad os. V.A.ÌV., Mi* nisterinm des Intiera, Frmaidiale, n. 3, Kustenlund 31, b. 957, 1890/4714.
4) per una interpretazione fortemente tedesco-nazionale, cfr. PAUL Mot.iscn, Die deutschen Hochschulen in Osterreich tind die potttféchnaHonale Entwieklung naoìi dem 1848, Munchen, 3922. pp. 41*54 e, soprattutto, per il periodo che qui interessa, pp. 47-53, con panico-lure riferimento al problema dell'universiità ceca, sul quale si veda ancora MOUSOH, Cerchiente der devuclinutàonalan Bewegtntg in ósterreich von tliren AnfSngen Ùi* xum ZerfdU der Monarchie, Jena, 1926, pp. 114-115. Si veda nncho GUSTAV KOLMKH,