Rassegna storica del Risorgimento

UNIVERSIT? ITALIANA AUSTRIA
anno <1973>   pagina <57>
immagine non disponibile

L'Università italiana in Austria
57
locale, limitato agli italiani tirolesi, e non aveva fini nazionali precisi, ma mirava piuttosto a facilitare la preparazione dei burocrati italiani da inserirsi nell'am­ministrazione tirolese.1'
Nonostante gli obiettivi eminentemente pratici che si volevano raggiungere attraverso i corsi paralleli, negli ambienti tedeschi si esprimeva sin dall'inizio il timore dell'ofraguiszazzone dell'università di Irnisbruck2) e di una modifica, a sfavore dell'elemento tedesco, degli equilibri nazionali esistenti. E a questo atteggiamento tedesco è da imputarsi il fatto che, per quanto i corsi paralleli, previsti in un primo tempo solo per le materie del primo biennio vengano suc­cessivamente estesi anche a insegnamenti del secondo biennio, il loro sviluppo procede lentamente ed a fasi molto alterne.
Ài corsi paralleli giuridici si affiancano a Innsbruck la ripetizione in lingua italiana di alcuni corsi della facoltà medicaJ) ed una cattedra di lingua e lette­ratura italiana.4 Accanto ad alcune agevolazioni concesse soprattutto in materia di prove di esame a Graz, ed alla cattedra viennese del professor Mussafia,5) che poteva però svolgere solo saltuariamente il suo corso in italiano, i corsi di Innsbruck costituiscono gli strumenti posti a disposizione degli studenti italiani per la loro istruzione superiore all'inizio degli anni *90.
È in questo momento, in cui l'opinione pubblica si è sensibilizzata alla questione universitaria, che da parte italiana, ad opera particolarmente del depu­tato trentino Campi,6) si pensa ad un'azione più energica per lo sviluppo del­l'istruzione superiore in lingua italiana, incominciando proprio dal potenziamento delle istituzioni già esistenti, e soprattutto dei corsi paralleli di Innsbruck, che stavano attraversando un periodo di crisi, e che si cerca di rivitalizzare. Mentre da parte italiana si decide di porre non solo la grande questione di principio, ma anche i piccoli problemi concreti, negli ambienti governativi ai fa strada l'idea di una politica di concessioni a Innsbruck, in modo da bloccare rivendi­cazioni più ampie.
Tra il 1894 ed il 1899 il ministero per il Culto e per l'Istruzione provve­deva a ricoprire un buon numero di cattedre parallele italiane con professori ordinari -e straordinari, mentre per alcune di quelle rimaste scoperte si prowe-
1) La limitatezza dei fini nazionali risulta anche dal fatto che nella seduta del 28 marzo 1863, la Dieta tirolese esprimeva il voto che die achwierigen Gegenstande dea ersten and zweiten Jahrganges, nicht mar in deutscher, sonderò aneli in itali e-nischer Sprache vorgetragen durfen . I corsi italiani avevano quindi la funzione di favorire l'acclimatazione degli studenti indiatili nelle università tedesche.
2} È interessante rilevare come, sin dall'estate 1867, il collegio dei professori di Innsbruck si fosse espresso in senso negativo sulla richiesta di Alessandro De Giorgi, dà professore all'università di Padova, di essere trasferito a Innsbruck, proprio nel timore che dò aprisse la via fùl'utraqùizzaziona dell'università* in S-AW Kabineits-Kiuizlei, 1867/2892.
Anche dal Vortrag per la nomina del Dr, Francesco Forimi! a ordinario di diritto civile austriaco, diritto penale e diritto -processuale penale emergono analoghe preoc­cupazioni. Cfr. SJUP Kabinetts-Kiindd, 1870/3039.
3) Cfr. SAW Kabinetts-Kondd, 1870/844, per disposisioni sai corsi italiani di medicina.
4) j.n Sr,ÉM-i KabinoUs-KanzId, 1869/3276, è 11 Votirag per la nomina del pro­fessor Fortunato Dematiio a ricoprire questa cattedra.
sj p ]o svolgimento della carriera universitaria di Adolfo Mussafia, si veda AJT* Kamneltó-Kanzlei, 1882/2222.
6) PASINI, L'università italiana, voi. I, .pp. 12-14.