Rassegna storica del Risorgimento

UNIVERSIT? ITALIANA AUSTRIA
anno <1973>   pagina <63>
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*9Vniversità italiana in Austria 63
autorità locala, allo scopo di tradurre in atto Fimpegno riguardante il trasferi­mento dei corsi dalla capitale tirolese. In un lungo rapporto lo Siafthalter Coesa '> sosteneva anzitutto l'inidoneità di Trieste, città di traffici; priva di vitalità cultu­rale, ad essere sede di un istituto universitario. Ma non è tanto in questa affer­mazione, nella quale è riecheggiata l'immagine abbastanza diffusa della città commerciale, insensibile ai problemi culturali, 2> che risiede l'importanza del testo luogotenenziale, quanto nell'analisi dei risvolti politico-nazionali della que­stione. Tra tutte le città italiane d'Austria. Trieste appare al Luogotenente la più esposta agli attacchi dell'Irredenta, -) anche per la presenza di un consistente nucleo di regnicoli . La creazione di una facoltà italiana rafforzerebbe i gruppi irredentisti, e deprimerebbe invece gli elementi leali, soprattutto le frazioni slo­vene e tedesche della popolazione. E con un'università italiana a Trieste ver­rebbe probabilmente messo in crisi il sistema delle scuole elementari e medie tedesche,4) le quali difendono l'elemento tedesco dall'assimilazione e nello slesso tempo costituiscono un polo di sviluppo della cultura tedesca anche tra l'elemento italiano. La scelta di Trieste danneggerebbe quindi gli strati lealisti della popolazione, per giovare solo a quelli anti-austriacL Emerge dal rapporto dello Statthatter la convinzione che l'interesse statale austriaco porti ad escludere l'istituzione dell'università italiana in una città come Trieste, che è non solo l'unico emporio dell'Austria, ma anche da porta del gernianesimo verso l'Adriati­co. Anche Gorizia non è secondo Goess 5) una sede adatta ad un -istituto uni­versitario italiano, dato che si tratta di una città a forte popolazione slovena, situata per di più al centro dì un circondario quasi esclusivamente sloveno. Le ragioni di equilibrio nazionale già avanzate per Trieste, valgono quindi a mag­gior ragione per Gorizia, dove l'elemento sloveno, per la sua consistenza nume­rica costituisce un efficace contrappeso agli italiani; Goess esclude quindi l'op­portunità di situare sul Litorale i corsi universitari italiani, suggerendo il Tren­tino, zona etnicamente omogenea e più scettica di fronte ai radicalismi nazio­nali, oppure Vienna, la capitale imperiale, dove gli studenti italiani potrebbero sentire l'influenza nazionalmente moderatrice dell'idea statale austriaca. D'altra parte il Luogotenente tirolese Schwarteznau5) sconsigliava con altrettanta ener-
l) la AS.T., A.P.., 1903, b. 266, fase. 7/1.5, è la minata del rapporto, in data 16 dicembre 1903, della quale ci siamo valsi.
Il rapporto è indirizzato al presidente del Consiglio, e non al miróslro per il Culto e rigira zi ime; l'elemento è importante, in quanto indica la natura politico-nazio­nale, e non tecnico4colatica, del problema universitiario italiano.
-i Die Stadi steht gar im Zeicben der materielleii lnleressen, scrive il Luo­gotenente.
3) II DORSO tra creazione dell'univotsltà italiana a Trieste e crescita dell'i rreden-titano è analizzato in un rapporto consolare francese, in A.A.E.P,, Antri clie-Hongrie, JVonveHe Scric, toma 13, n. 5, 14 marzo 1904.
4) Goess ripropone l'argomento svolto quasi un quarantennio prima da Keller*-iperg, per il quale rinviamo albi nota 2, p. 54.
3) L'opportunità di porre a Gorizia la sede della facoltà italiana è analizzato da Goess nella parte conduttiva del rapporto eli. sopra alla nota 1 e, suocetdvemente, in regnato ad un richiesta di chiarimenti dn porte del ministero per il Culto e l'istru-afone contonata nel documento 123/ Kyli.M., in data 16 gennaio 1904 - - in un rap­porto luogotenenziale, in data 22 gennaio 1904 Ambedue gif atti sono in- 4.S.T., A.P., 1904, b. 277, fase 7/1.4.
6) Non essendoci finto j KM*! bile rinvenire i due rapporti nei quali Schwartzenau affronta più estesamente il problema dalla sede dell'aaiveraità italiana, e cioè i rap-