Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno <1973>   pagina <97>
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MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
I FONDI ARCHIVISTICI DEL MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO
XXXTV: LE CARTE DI ANGELO ANNASATONE
Non si tratta di un fondo molto ricco: è tutto ordinato in una sola busta, la 934, ma credo valga la pena di segnalarlo, perché ci illumina su alcuni momenti della vita di un funzionario, che ha percorso tutti i gradini della carriera, fino a reggere la prefettura di Roma e ad ottenere la nomina a senatore. Delle ama­rezze che ha riservato la politica ad Angelo Anneratone non v'è documentazione in queste carte donate al Museo da suo genero, il gr. nff. Mario Viana. Quelle tristi vicende, causate dal suo legame con Giolitti, arrivarono fino a un proce­dimento penale come senatore istruito dall'Alta Corte di Giustizia, che si con­cluse con. l'assoluzione per inesistenza di reato il 29 novembre 1919.])
L'interesse dei documenti sta nel fatto che ci illustrano la figura di un funzionario, un nomo, cioè, che appartiene a una categoria sulla quale, in Ita­lia, gli studi si sono appena iniziati.
Nato a Frascarolo, in Lomellina, si iscrisse alla Facoltà di legge dell'Uni­versità di Torino, all'indomani dell'Unità. Di questo periodo sono una lettera del suo professore di diritto e procedura penale Tancredi Canonico e la minuta di un discorso pronunciato a nome degli studenti in occasione di una visita di Ga­ribaldi all'Ateneo. Capopopolo all'Università di Torino lo definisce Filippo Mellana il 25 maggio 1866, nello appoggiare la sua domanda di arruolamento fra i volontari. Combatté e tenne un diario, il cui originale si trova fra queste carte, diario pubblicato in Le opere e i giorni, a. XI (1932), n. 6, pp. 39-45.
Entrato nella carriera prefettizia, mantiene contatti con uomini di sinistra, documentati da una raccomandazione in suo favore di Benedetto Cairoli, del 1878, ma soprattutto da alcune sue lettere a Domenico Farmi tra il 1870 e il 1886, conservate, sempre nel Museo centrale, ma fra le carte del futuro presidente del Senato.2) Il Farina lo metterà al corrente, nel 1880, della crisi ministeriale e dello scioglimento della Camera.
Fra le corrispondenze più nutrite e cordiali citiamo quella con Urbano Radazzi, ministro della Real Casa; le lettere, dodici tra il 1869 e il 1899, dimo­strano viva cordialità, ma solo le ultime contengono giudizi politici su Rudinì e ZanardellL Con quest'ultimo i rapporti di Ammaratone, che è stato anche pre­fetto di Brescia, sono assai intimi: ce lo testimoniano le dodici lettere scritte tra il 1881 e il 1886. Nume tutelare della carriera dell'Anneratone fu Gaspare Ca­vallini, superiore ed amico; di lui abbiamo nove lettere del periodo 1870-1896. Giovanni Codronchi Argeli gli era intimo al punto da chiedergli di aiutarlo fi­nanziariamente; le sue quattordici lettere abbracciano gli anni 1880-1902.
i) Vedi ANGELO ANNARATONE, Due tinnì di persecuzione, Roma, 1920. 2) EMILIA MORELLI, / fondi archivistici del Museo centrale del Risorgimento. XTV: L'archivio di D. l' in Rassegna storica del Ri sor dimenio, 1941, pp. 514-516.