Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno <1973>   pagina <103>
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Libri e periodici
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figura dà Cattaneo che rendessero possibile una più precisa collocazione storica e cul­turale dello scrittore lombardo. Fedele a questa impostazione egli ha lavorato con scrupolosa pazienza per sottrarre Cattaneo ad una dimensione paradossalmente parli colare (quanto ancora ai continua a parlare della singolarità o addirittura dell'unicità dell'esperienza cattaneana?) per un personaggio che cosi interamente ha vissuto i prò Memi e anche i conflitti del suo tempo, o alle generalizzazioni schematiche, o peggio ancora alla frantumazione della personalità cattaneana in una molteplicità di figure, quasi che esistesse da un lato il Cattaneo economista e dall'altro lo storico, o il lin­guista o il filosofo. Così non solo si smarrisce qualsiasi possibilità, che non sia la par­ticolare sensibilità o il particolare interesse del lettore, di comprendere complessiva-mente il valore e l'originalità del contributo cattaneano, ma anche le caratteristiche e i limiti della sua esperienza. Fondandosi su questo orientamento della ricerca, oltre che su precisi e documentati elementi di riferimento, il Lacaila perviene ad attribuire nuovi scritta a Cattaneo: ai tratta di alcune note, notizie e articoli tratti dalle riviste delle quali il Milanese fu collaboratore e animatore, e di due brevi scritti del 1823 e del 1824 tratti dall'Archivio di Cattaneo conservato presso il Museo del Risorgimento di Milano. La bibliografia di scritti di Cattaneo si arricchisce rispetto a quella definita dagli studi del Levi, del Caddeo e deli'Ambrosoli con questi nuovi titoli i quali, seppure allo studioso non parranno aggiungere nuovi o inconsueti tratti alla figura del pensatore lombardo, ci documentano però un suo costante interessamento per le questioni e i problemi di diffusione delle conoscenze tecniche e scientìfiche considerate sempre, tratto nettissimo degli influssi illuministici sulla cultura cattaneana, dal punto dà vista dei risultati da esse derivanti per il progresso civile e sociale. Si tratta di un modo specifico, attraverso l'attività pubblicistica, di diffusione delle cognizioni utili , di stabilire un rapporto costante con i problemi della propria società e con gli nomini più rappresentativi. A nessuno sfuggirà il significato di questo aspetto giacché è proprio da una più esatta collocazione storica del personaggio Cattaneo che si illu­mina una problematica di carattere e di interesse più generale: mi riferisco alle que­stioni che riguardano i processi e le trasformazioni che si svolgono nella società lom­barda avanti il '48 in relazione alla dislocazione delle forze sociali da un lato, dall'altro penso ai processi di formazione e di azione di una certa intellettualità lombarda che fa la protagonista e la divulgatrice dei diversi modelli di sviluppo verso i quali quella società poteva procedere. E perciò, mentre concordo con l'affermazione del Lacaita che ... la collaborazione del Cattaneo all'Eco della Borsa fosse molto intensa... > (ai veda ìa nota a p. 65) e, aggiungo, probabilmente assai più intensa di quanto fino ad oggi si sia ritenuto, mi paiono non débitametnte valutate alcune questioni che riguar­dano la funzione svolta da Cattaneo nel dibattito giornalistico in quegli anni e le posizioni da lui assunte. L'Ambrosoli peraltro ha già indicato in questo periodo e in questa esperienza degli anni 1835-1837, gli anni dei rapporti di collaborazione tra Cattaneo e il Battaglia, direttore dell'Eco della Borsa e segretario della Camera di Commercio di Milano, il maturarsi nel Cattaneo stesso di un disgusto verso *... le tendenze del mondo finanziario a far prevalere sul ponderato e logico esame delle questioni il più gretto interesse . Da questo atteggiamento l'Ambrosoli deduce i mo­tivi ili quella rottura con la nobiltà agraria e la borghesia capitalìstica che sembrano preludere, prima ancora della grossa esperienza del 1848, a quell'isolamento e a quella sconfitta del Cattaneo (altri ha parlato di inadeguatezza della borghesia lombarda e italiana a recepire le istanze progressive del suo più avanzato rappresentante) che sembrano i segni caratteristici della sua figura nel panorama politico-culturale del nostro Risorgimento. La etessa rottura dei rapporti eoo il La m pati e con gli Annali di Statìstica, che tanto avevano contribuito alla sua fama di pubblicista, viene vista in quella slessa prospettiva, e quindi nel maturarsi dell'esigenza, contro lo spirito gretto degli interessi particolari, a collocarsi sul terreno della scienza, lontano dalle beghe di parte. Proprio dal punto di vista del Lacaita, dal punto di vista cioè di una ricerca che vuole sottolineare la costante esigenza di scientificità che si esprime nel pro­gramma culturale cattaneano, scientificità ohe viene considerata dal Cattaneo non come mera dimensione culturale, ma operoso e fattivo contributo al progresso della società,