Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno <1973>   pagina <105>
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Libri e periodici 105
sociali e al contrasto degli interessa particolari. Ma come i tentativi precedenti anche questo si rivela non privo di difficoltà proprio perché tende a rivelarsi illusoria la pos­sibilità di una effettiva 'direzione e di un possibile controllo delle forze sociali e degli interessi contrapposta in nome dell'autonomia e della superiorità della scienza. Catta­neo rimase però fedele al suo programma, che cercò di svolgere con maggiore discre­zione rispetto ai clamori delle battaglie pubblicistiche, come membro dell'Istituto Lom­bardo di Scienze, Lettere e Arti e, per altri aspetti, nella Società d'incoraggiamento d'atti e mestieri. Questa costante disponibilità di Cattaneo ad una azione riforma­trice nell'ambito delle cultura e della società è uno dei tratti più significatavi del personaggio e uno dei sintomi più rivelatori degli orientamenti della sua cultura: E allora si spiega anche come il 1848, quel '48 che andava ben al di là di ipotesi rifor-matrici, cogliesse impreparato il Cattaneo, superando tutte le previsioni e le prospet­tive alle quali aveva pensato. Dal Lacinia, che in questo primo volume si è cosi meritoriamente impegnato nel .tracciarci il profilo biografico e culturale di Cattaneo fino al '48, è lecito attendersi un contributo alla chiarificazione del significato di questa esperienza e delle conseguenze che Cattaneo ne trasse, in quel secondo volume di scritti tecnici e scientifici dal 1848 in poi che ci ha promesso e preannunciato*
SERGIO LA SALVIA
LUIGI SEVERCNINI, La principessa di Belgiojoso. Vita e opere Milano, Edizioni Vir­gilio, 1972, in 8, pp. 319. L. 3.500.
Cristina Tirivulzio di Belgiojoso fu bella, amabile e spirituale secondo il Mi gnet; donna di varili pensieri ed alti propositi secondo Cattaneo4 foemina sexu, ingenio uir secondo il Cousin. Una donna d'eccezione come tutti i contemporanei riconobbero, esaltandola gli uni per la sua bellezza, la sua intelligenza, il suo patriot* Li sino: denigrandola gli altri per la sua vita giudicata troppo libera e le sue azioni non sempre forse giustamente interpretate. Fu legata ad uomini come Lafayette, Thiers, Mignet, Heine, Delacroix, Liszt che le scriveva ...voi che siete nata nell'eccezione, ohe vivete per l'eccezione... e a molti altri ancora che subirono il suo fascino.
A lettura ultimata viene spontaneo pensare che anche il nostro autore, come i contemporanei della Belgiojoso, si sia lasciato conquistare dalla personalità fortissima di questa donna e la sua più che una monografia storica è un'ardente difesa della fi­gura politica e umana della principessa. Egli contesta tutte ie accuse, rintuzza tutte le dicerie che i contemporanei prima, i biografi dopo, le hanno 'gettato addosso, esalta il suo patriottismo e la sua vita spesa per lUtalia. Secondo l'A. coloro che hanno in precedenza scritto su di lei non le hanno reso giustizia. Raffaello Barbiera ha trasfor­mato in romanzo la vita della Belgiojoso; il Malvezzi, diversi anni dopo, desiderando confutare maldicenze e calunnie imposta la sua biografia quale dimostrazione di ciò che la protagonista non fu, più che di ciò che è stata > (p. 9).
Le prime pagine dell'opera ci presentano Cristina fanciulla nella casa del patri­gno Alessandro Visconti d'Aragona più tardi arrestato assieme al conte Confalonieri. Appena sedicenne sposa il principe Emilio di Belgiojoso dal quale sì separerà presto. Ed eccola, sola, iniziare una nuova vita. Viaggia, frequenta nobili e patrioti suscitando i sospetti dell'Austria, che cercherà di farla tornare a Milano pena la confisca dei beni.
Nel 1830 é in Francia dove si lega ai capi della carboneria italiana di Marsiglia finanziando, l'anno dopo, una spedizione fallita sul nascere verso la Savoia. A Parigi nel "31 il giornalismo la rivela a se stessa... (p. 27) ed ella sulle pagine del Costi-tutionnel difende gli insorti d'Italia. Apre un salotto in rue d'Anjou-Saint Sonore fre­quentato da letterati, artisti, esuli italiani a favore dei quali organizza anello man ite-stazioni di beneficenza.
Dopo dieci anni trascorsi all'estero rientra in Italia e nelle sue terre di Locate si sforza di mettere in atto le teorie sociali apprese in quegli anni. Si dimostra un'ot­tima organizzatrice aprendo asili e scuole superiori per ragazzi e ragazze e miglio-