Rassegna storica del Risorgimento

RADETZKY JOHANN JOSEPH ; GHEDINA PAOLO
anno <1920>   pagina <103>
immagine non disponibile

RADETZKY IN UNA LETTERA DI UN VOLONTARIO
.' DI COSTINA D'AMPEZZO.
La lettera, che ora pubblico con alcune brevi note, mi fa corte­semente ceduta dal signor Erminio Osti di Strigno, consigliere nel Commissariato civile di Pola, dove lo conobbi e l'ebbi, dal maggio al settembre di quest'anno, collega carissimo.
La lèttera fu scritta da Milano, 23 giorni dopo la battaglia di No­vara, da uno zio dell'Osti, il diciannovenne Paolo Ghedina, allora cadetto-volontario nell'esercito di Badetzky, al fratello Cesare a Cor­tina d'Ampezzo, suo luogo nativo. È un documento che si legge con interesse.
Paolo, a corto di denari, si raccomandai a Cesare che lo aiuti ; al­trimenti non potrà pagare nemmeno la montura al reggimento ! Però non si dispera, né perde l'umor gaio. Anima eccezionalmente sensibile, cede subito ai seducenti richiami dell'arte nella capitale Lombarda, e ha pure tempo e voglia di accennare alla politica con osserva­zioni senza dubbio notevoli, avuto soprattutto riguardo alla sua gio­vane età.
Il 13 aprile 184=9 arriva a Milano ed eccolo il 15 a visitare il Duomo; vi resta cinque lunghe ore ?>, e ancora non è sazio. Preso dal fascino di questa meraviglia del mondo , ne parla col linguaggio di un innamo­rato, È vero esclama l'Italia costò molto sangue ai Tedeschi.;) ma il sacrificio non fa fatto sicuramente invano. C'è il tempio, e il tempio solo merita tantov
Importante infine è il bozzetto di Badetzky, che Paolo ci de­scrive con minuti particolari. E dobbiamo credergli sulla parola, poi­ché egli tiene a farci sapere che osservò il Maresciallo a suo bell'agio, trovandosi distante da lui non più di sei passi;