Rassegna storica del Risorgimento

RADETZKY JOHANN JOSEPH ; GHEDINA PAOLO
anno <1920>   pagina <107>
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ove pure schierati stavano i fanti del Beg. Latonr e di Croati. Al suo apparire irruppero in fragorosi {urrà), ohe spandeansi all'aria misti col suono di due bande militari. Con molta disinvoltura scese egli po­scia da cavallo (1) e distorni ai prodi di questi Begimenti molte meda­glie d'oro e d'argento, dell'attaccarle al petto dei valorosi, diceva loro qualche cosa che io però non ho potuto intendere. Si recò quindi a piedi sulla vicina piazza davanti al suo palazzo, e davanti a lui sfilò la cavalleria e l'infanteria. Ei scherzava e rideva: si fermò più d'una mezz'ora dopo sulla piazza a parlare coi Generali ; v'era an­che un signore con lui ; non so si ci sia Montecuccoli. Salutando i Ge­nerali che da lui si partivano stringeva loro la mano se erano a piedi ; se poi a cavallo mandava loro un baciamani. Io l'ho potuto osservare assai bene perchè non era lontano da me che 5 o 6 passi ; ha occhi grigi, naso regolare, bocca un po' grandetta ; vivi ancora sono i suoi occhi; orlati però di rosso (2): ha molta rassomiglianza col sig. Giuseppe Laperis (3) ; già s'intende che i lineamenti sono più asciutti ed ag­grinziti. Vestiva un paletot grigio, poco ben fatto che gli scendeva fino alla polpa delle gambe, con colare ripiegato;, e con fodera eli pel­liccia rossa. Pantaloni aveaf di color cenere oscuro orlati In rosso : tutti i Generali aveano simili pantaloni.
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Ora sarebbe il vero momento '-dir "venir, dopo queste nuove vit­torie: il Comune istesso dovrebbe mandare una deputazione ; tanto più che il L. M. Eliatschek ci avea già annunciati. Questo tornerebbe non solo ad onore d'Ampezzo ma ad utile nostro, e il Capo Comune non badi a far questa spesa, perchè io vi dò la mia parola d'onore che soltanto per vedere il Duomo il Capo Comune <feve venire ; e poi trat­tasi di presentarsi a Ràdetzky, sicché s'unisce Vistile aititi (4).
(1) Scrive il Luzio, op. cit. p. 43, che secondo l'Heller Ràdetzky aveva la civetteria di non volere che lo ai vedesse nell'atto, alla sua età poco estetico, di montare in arcione . Sembra però che non gli mancasse neppure la civetteria di volere che tutti lo. vedessero scendere da cavallo, poiché scendendo non gli era dimoile far mostra di giovanile ed eleganto sveltezza !
(2) Dei suoi occhi cisposi Ràdetzky più d'una volta si lamenta con la figlia (cf. Luzio, op. Cik, rap. 43, 75, 82, 80, 96).
(3) Probabilmente attr'o conoittadfes del Ghedina.
(4) È degno d'essere, rilevato il particolare interessamento di questo gio­vane, non ancor ventenne, pel decoro o l'utile della sua città.nativa. La depu­tazione doveva forse chiedere aiuti, probabilmente per la costruzione di strade, di coi era sfro;,il bisogno in q,uel d'Ampezzo.